NO ad altri lockdown!

Cari Amici,

sono giornate molto importanti quelle che stiamo vivendo!

Parto subito con l’emergenza Covid che è una crisi sanitaria ma anche economica e sociale.

Nella notte tra domenica e lunedì l’ultimo decreto del Governo. CIÒ CHE È MANCATO IN QUESTI MESI, come abbiamo più volte denunciato, è una STRATEGIA per fronteggiare la seconda ondata.
Il Governo smetta di ‘inseguire’ il virus e agisca in maniera preventiva: è essenziale aumentare le terapie intensive per scongiurare il collasso sanitario e approvare un decreto ad hoc con misure di ristoro per le aziende per evitare quello economico e sociale.

Adesso, però, è il momento di deporre le armi.

L’emergenza sanitaria richiede che il Governo ponga attenzione e ascolti il contributo di tutti, anche delle opposizioni. Bisogna remare per l’Italia, per il bene dei cittadini su tutti i fronti, a 360 gradi, sia su quello sanitario che su quello socio-economico.
L’IMPERATIVO È ESCLUDERE ALTRI LOCKDOWN TOTALI.

La politica deve essere veloce perché in sanità servono decisioni rapide e strategiche.
La funzionalità degli ospedali deve dunque essere necessariamente garantita: parliamo non solo del diritto all’assistenza dei pazienti Covid ma del diritto alla salute e alla cura anche di altri pazienti che soffrono di altre patologie!

Ecco alcune delle nostre proposte:

  1. servono PIÙ TEST RAPIDI nel territorio nazionale. Obiettivo: stop alle code nei drive-in;
  2. POTENZIARE I POSTI IN TERAPIA INTENSIVA;
  3. Per garantire il diritto alla salute e all’assistenza dei pazienti che soffrono di altre patologie, è indispensabile trovare soluzioni alternative per ALLEGGERIRE IL CARICO DEGLI OSPEDALI; (qui trovate l’intervista su La Stampa al direttore delle Terapie intensive del Gemelli, Massimo Antonelli, che ha lanciato la proposta di utilizzare gli hotel come centri di assistenza per pazienti Covid con sintomi più lievi);
  4. ASSUMERE PERSONALE MEDICO, INFERMIERISTICO E SANITARIO (già prima dell’inizio della crisi, l’Italia soffriva una carenza cronica di 4000 anestesisti e medici di rianimazione) e valutare la possibilità di contrattualizzare medici specializzandi per fronteggiare l’emergenza;
  5. indispensabile GARANTIRE LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE. Difendere le attività produttive vuol dire tutelare i posti di lavoro.
  6. PIÙ MEZZI E RISORSE PER IL TRASPORTO PUBBLICO (come chiediamo da mesi). Il Governo ci ascolti prima che sia troppo tardi.

La crisi Covid, come ripeto da settimane, è una pandemia sanitaria ma anche sociale ed economica. Dobbiamo tenere conto di tutto ciò!  VIDEO/ GUARDA QUI. 

Chiudo con un dato: secondo quanto riferiscono i consulenti del lavoro, a causa del Covid, sono circa 1 mln i posti di lavoro che le piccole medie imprese potrebbero perdere tra l’inizio e la fine del 2020.

E’ un bilancio pesante.

Sono numeri più pesanti rispetto alle stime iniziali.

L’indagine ci consegna uno scenario che impone una riflessione ampia su come evitare il peggio!

Nonostante il Governo abbia speso oltre 100 miliardi, quelle risorse sono state per gran parte dilapidate in provvedimenti inutili e inefficaci. Bisogna cambiare rotta!

E, prima di lasciarvi, vorrei rivolgere un sentimento di condanna su un episodio avvenuto, qualche giorno fa, a Livorno: un gruppo di giovani ha aggredito carabinieri e polizia municipale, intervenuti per sciogliere un assembramento che, in tempi di Covid-19, potrebbe essere particolarmente pericoloso ed è tassativamente vietato. E’ un fatto davvero grave!

Solidarietà agli agenti coinvolti. Sono e resterò sempre dalla parte degli uomini e delle donne in divisa che, rischiando la propria vita, lavorano ogni giorno per garantire la nostra sicurezza!

Grazie per l’attenzione.

Buon fine settimana a tutti voi,

Antonio