Opera italiana, ambasciatrice del Veneto nel mondo

Cari amici,

stamani in Senato si è tenuta una conferenza stampa che celebra l’Opera italiana in quanto patrimonio del nostro Paese, ma soprattutto, come patrimonio dell’Umanità.

Erano presenti: il sindaco di Conselve, Umberto Perilli, il sindaco di Tribano, Massimo Cavazzana; il consigliere comunale di Arre, Alberto Sturaro; il vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi e il maestro e compositore delle note musicali del film La passione di Cristo, John Debney.

Ricordo infatti, che l’Italia proprio quest’anno, a giugno, ha celebrato  un traguardo importante per il suo patrimonio culturale: l’Arte del Canto Lirico è stata iscritta a dicembre 2023 nella lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. E la celebrazione di questo importante riconoscimento si è celebrata proprio nell’Arena di Verona, tempio della lirica veneta e italiana.

Noi, stamane, con questa iniziativa, abbiamo voluto festeggiare questo prestigioso riconoscimento che rappresenta già da secoli il migliore biglietto da visita dell’Italia nel Mondo. Uno spettacolo straordinario che fa parte del nostro Dna culturale e di un linguaggio ormai diventato universale.

L’opera italiana è in grado di suscitare emozioni forti: nel 1800 in particolare è stato uno strumento importantissimo per l’Unità d’Italia, l’equivalente del grande romanzo storico in Francia o in Russia.

Quest’anno poi ricade un altro importante anniversario, quello per i 100 anni della morte del maestro Giacomo Puccini, che non mancheremo di ricordare nel corso della conferenza con la sua musica e il suo genio.

Lo sa bene il Direttore Ferrari che, quest’anno, è stato direttore artistico a Padova del festival delle Mura della città, e a Conselve della fiera di Sant’Agostino che, a settembre scorso, ha introdotto per la prima volta la musica lirica, con una serie di eventi dedicati al centenario della morte del compositore Giacomo Puccini.

Fra l’altro, proprio a Padova, il 24 settembre, è stato promosso il concerto “Venire a te Francesco”, con l’esecuzione della Messa di Gloria di Giacomo Puccini.  In quella circostanza, come in un classico coup de theatre,  sono state eseguite a sorpresa le musiche di John Debney ( compositore e direttore d’orchestra statunitense, che ha avuto la nomination all’Oscar alla migliore colonna sonora nel 2005 per il film di Mel Gibson La passione di Cristo ) che interverrà in questa conferenza con un video messaggio.

L’opera italiana, il melodramma, ha raccontato al mondo, fin dal 1600,  che grande Paese fosse il nostro. Quanta cultura si mescolasse nelle produzioni che i nostri autori hanno imposto sulla scena mondiale tanto da far diventare l’Italiano la lingua ufficiale dei librettisti di tutto il mondo. Anche Mozart componeva opere su libretti italiani, perché qui era nata questa straordinaria forma d’arte e qui da tutto il mondo venivano a studiarla.

Il Veneto vuole essere ambasciatore dell’opera italiana nel mondo. Lo è già con il grande Teatro Stabile della Fenice e con il Festival estivo dell’Arena di Verona. Dai nostri palchi passano i più grandi cantanti del mondo, i più grandi direttori e le maestranze più esperte. Noi non dobbiamo far altro che conservare il grande patrimonio che abbiamo ricevuto in dono e lavorare per farlo rivivere attraverso nuovi allestimenti e sperimentazioni in grado di richiamare sempre più pubblico e sempre più giovani.

Antonio

CONFERENZA STAMPA

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