Serve affrontare nodo risorse finanziarie e carenza medici-sanitari
“Il progetto del nuovo Polo della Salute a Padova, primo in Italia per dotazione numerica di posti letto, ha nel suo Dna un valore aggiunto: la sinergia tra assistenza clinica e ricerca accademica, grazie al ruolo centrale dell’Università. E’ un passaggio epocale per la sanità padovana, veneta e nazionale che, nel 2031, avrà una struttura sanitaria all’avanguardia, in termini di nuove tecnologie e digitale, e con attenzione alle politiche green. Come istituzioni abbiamo, ora, una grande responsabilità: è quella di farci trovare pronti. Non esistono solo i ‘muri’: tutti ne siamo consapevoli. Per Padova e il suo territorio ha vinto il gioco di squadra, grazie al dialogo tra i diversi livelli istituzionali. Con lo stesso “metodo”, ora, bisogna andare avanti per raggiungere l’obiettivo, affrontando in primis la questione delle risorse finanziarie (necessarie per far fronte all’aumento dei costi) e, soprattutto, della carenza di medici infermieri e sanitari. Siamo fieri di questo risultato, ma ora più che mai è il momento di fare rete”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “Al Governo e in Parlamento si sta lavorando per cercare di porre rimedio agli errori del passato, a partire da un’errata mancata programmazione. La professione medica, ad esempio, è ancora molto attrattiva: ci sono 70-80.000 ragazzi che, ogni anno, vogliono fare il test d Medicina. Su questo punto il Centrodestra al Governo è intervenuto con il Ministro dell’Università che ha aumentato il numero di iscritti a Medicina. Come ha evidenziato il Ministro Schillaci, oltre ad aumentare il numero di iscritti a Medicina, dobbiamo rendere più attrattive alcune specializzazioni”. Secondo De Poli “il nuovo Ospedale di Padova (che formerà i medici del domani) ha tutte le carte in regola per essere l’Ospedale del futuro e si candida a diventare un modello di riferimento nel contesto sia nazionale che internazionale”, conclude De Poli.