“Venerdì si accendono i riflettori su Padova capitale europea del volontariato alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo slogan ‘Ricuciamo insieme l’Italia’ sintetizza bene l’idea di un ‘cantiere’ – quello del volontariato – che ora ha bisogno di nuove risorse. La più grande opera sociale del nostro Paese – 5 milioni di volontari in tutta Italia- merita la massima attenzione da parte delle istituzioni e dalla politica”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che, venerdì prossimo, sarà presente all’apertura ufficiale di Padova capitale europea del volontariato. Secondo De Poli “la cerimonia che celebra un valore – quello della solidarietà – che è nel Dna dei veneti, sarà un’occasione importante solo se si supera lo schema delle retorica”. “L’operosità – continua De Poli – è una caratteristica dei veneti: abituati a rimboccarsi le maniche. Basti guardare ai numeri: 6.466 associazioni solo a Padova, praticamente una ogni 143 abitanti”. “Ricordo bene le parole del Capo dello Stato”, mette in evidenza De Poli che rievoca l’appello alla coesione sociale lanciato da parte del Presidente Mattarella a fine-anno. “‘Quell’elogio all’Italia silenziosa che non ha mai smesso di darsi da fare’ – spiega – è un monito più che mai attuale. Non esiste sviluppo senza il valore generativo del capitale sociale”.
“Padova 2020, dunque, non vuole essere una cerimonia ma un ‘cantiere’. L’auspicio è che da tutti, a prescindere dai colori politici, possa arrivare un impegno concreto affinché si possano tagliare dei traguardi importanti, a partire dal completamento dell’attuazione della Riforma del Terzo Settore (legge delega n. 106/2016) che attende ancora il varo di importanti decreti attuativi”. “La riforma da sola non basta: la politica ha il dovere di garantire progettualità al volontariato”, taglia corto il senatore. “Per le associazioni più grandi i contributi pubblici rappresentano il 22%, per quelle più piccole i fondi da parte dello Stato sono essenziali: senza si rischia di chiudere i battenti”. Da qui l’appello alle istituzioni e alla politica: “Il 2020 sia l’anno del volontariato: al Governo chiediamo che arrivi un segnale concreto forte, superando il ‘tetto’ del Cinque per mille, fissato per legge e aumentare, di riflesso, le relative risorse. Il volontariato è un investimento sul futuro dell’Italia”.