Il parlamentare: sfruttare città come ‘traino’ per portare visitatori in tutto territorio provinciale
“I numeri sul turismo a Padova sono positivi e vanno letti con una lente critica. Se è vero che i visitatori si fermano per più giorni, è altrettanto vero che, a mio avviso, occorre sfruttare questa posizione di ‘traino’ per spingere sempre di più i turisti a scoprire le meraviglie dell’intero territorio provinciale, a partire dalle Terme Euganee (che sono le più grandi d’Europa), agli scorci suggestivi e incredibili dei Colli Euganei, promuovendo percorsi e iniziative nell’ambito di una strategia più ampia che punti alla valorizzazione a 360 gradi del nostro territorio. La provincia di Padova ha tutte le carte in regola per diventare brand del turismo sostenibile, promuovendo un nuovo modo di viaggiare e una valida alternativa alle classiche destinazioni turistiche, che privilegia la scoperta dei territori e si pone come obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente, favorendo la conoscenza di esperienze di grande interesse come ad esempio l’Anello ciclabile dei Colli Euganei o, ancora, la Via Romea Germanica che passa da Tribano ed è inserita fra i Cammini”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli commentando gli ultimi dati sul turismo a Padova, nell’ultima parte del 2024. “In questi ultimi anni, sono sempre di più i turisti che scelgono il turismo sostenibile per organizzare viaggi ed esperienze in tutto il mondo e sicuramente questo nuovo approccio, più etico e responsabile, sarà in ulteriore forte crescita ed espansione anche in futuro. Non a caso, infatti, il Centrodestra al Governo, ha istituito un fondo di 25 mln per il turismo sostenibile nel triennio 2023-2025”, aggiunge De Poli secondo cui a Padova “dobbiamo puntare su questo nuovo ‘schema’ e credo che sia arrivato il momento di compiere un salto di qualità realizzando la proposta, lanciata dal presidente della Camera di commercio di Padova, Antonio Santocono, di istituire una Fondazione per il turismo che coinvolga in primis i sindaci dei Comuni della provincia. In un territorio che abbraccia tipologie di offerta turistica diversa, c’è la necessità di una ‘regia’ che sappia promuovere i prodotti turistici più conosciuti e in grado di generarne di innovativi per parlare a mercati nuovi. Lo slow tourism è la prospettiva sulla quale dobbiamo lavorare. Padova e provincia hanno tutti gli elementi per potersi inserire in questa partita, puntando sulla destagionalizzazione del turismo e contrastando il fenomeno dell’overtourism attraverso la riscoperta di luoghi meno noti al turismo di massa”, conclude De Poli.