“Sul caso Pernumia il Governo non può fare orecchie da mercante: c’è un’altra discarica di fanghi pericolosi che è stato oggetto di una prima fase di risanamento ambientale che però, adesso, per continuare, necessita di altre risorse. Porrò la questione in Parlamento con un’interrogazione parlamentare urgente al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa”. Ad annunciarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando le notizie sulla bonifica della C&C di Pernumia, aggiunge: “C’è ancora molto lavoro da fare. L’ex fabbrica – che si estende per 11.000 metri quadrati – è un capannone abbandonato: c’è preoccupazione in quanto si teme che quando piove, il rischio è che il percolato che si forma ad ogni acquazzone si riversi nelle campagne e nei fiumi”, sottolinea il parlamentare Udc che ha chiesto, nei mesi scorsi, di riconoscere Pernumia come sito di interesse ambientale nazionale. “Secondo quanto riferisce il sindaco di Pernumia, Simonetto, restano da rimuovere almeno 4400 tonnellate di rifiuti pericolosi. Per farlo servono 8 milioni di euro. Chiediamo al Governo di porre la giusta attenzione: voltarsi dall’altra parte vuol dire ignorare le preoccupazioni dei cittadini”, conclude De Poli.