PARITARIE: ZAIA BATTA UN COLPO! AL GOVERNO, “BASTA RITARDI”

L’INTERVISTA AL MATTINO DI PADOVA.

Tagli ai contributi e ritardi nell’erogazione: un mix micidiale che rischia di mettere in ginocchio i servizi per i bambini da 0 a 6 anni”. A denunciarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che torna ad accendere i riflettori sul tema e lancia un messaggio chiaro alla Regione (“caro Zaia, è ora di battere un colpo”) ma, allo stesso tempo, non risparmia critiche al Governo: “Basta con i ritardi. Troppa burocrazia. E’ ora di correre veloce”, taglia corto De Poli. “Dietro l’angolo c’è il rischio che queste scuole possano, da un giorno all’altro, chiudere i battenti”. Senatore De Poli, come si sta muovendo la Regione?Basta leggere i numeri: il presidente Zaia sta disinvestendo su asili nido e scuole materne (in Veneto queste rappresentano il 65% delle scuole). Se chiudiamo le materne paritarie, in certi Comuni le famiglie non sanno a chi rivolgersi. La Lega sta disinvestendo su un modello di eccellenza veneto: al presidente Zaia diciamo solo una cosa: “Caro Luca, batti un colpo!”.
Quali sono i numeri sulle scuole materne paritarie?
Nel 2016 i contributi passano da 21 milioni a 15 milioni, una sforbiciata del 25%.Non solo, oltre al danno la beffa! Dei contributi 2015 al momento non è arrivato neppure un euro. Manca, infatti, la delibera regionale di assegnazione del contributo. Ad ogni bambino spettano 220 euro all’anno.
E per quanto riguarda gli asili nido e nidi in famiglia?
Più di 300 nidi famiglia in Veneto, per un totale di 1800 bambini che, ancora adesso, non hannonessuna certezza sui contributi, che non ricevono dal 2013. Ritardi su ritardi, ma soprattutto nessuna indicazione per il futuro. Per gli asili nido , i fondi nel 2016 scendono da 21 a 15 milioni con una decurtazione del 25%. Non solo, anche qui c’è un ritardo sul pregresso: si attendono parte dei contributi regionali del 2014 e 21 milioni di euro nel 2015.
E Governo e Parlamento come si stanno muovendo?
I ritardi del MIUR ci sono! Al Governo diciamo basta, sull’erogazione delle risorse servono tempi certi. Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a cui ho chiesto di sollecitare il Decreto ministeriale per la ripartizione dei contributi. Dall’altro lato, però, a livello nazionale sono state stanziate più risorse: +25 milioni di euro nel 2016, in Legge di stabilità siamo così arrivati quasi a quota 500 milioni di euro. Altri due passi concreti: 12 milioni ai disabili nelle paritarie nel Dl 42/2016 approvato in Senato la scorsa settimana e poi nella Buona scuola il sistema di detrazioni fiscali che consente alle famiglie che iscrivono i propri figli agli istituti paritari di detrarre fino a 400 euro. Tre passi verso la parità scolastica. “Tre azioni concrete- taglia corto De Poli – ma resta molto da fare”.

LEGGI QUI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MIUR SULLE PARITARIE