“Accolgo l’appello di Arsenale 2022 e di Confindustria Veneto sulla Pedemontana: il Governo valuti l’opportunità di utilizzare il Fondo nazionale previsto per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale, al fine di completare un’opera che, come sottolineano le categorie economiche, è strategica per il territorio evitando così che le scelte sbagliate fatte nel passato ricadano, ancora una volta, sui cittadini”. Così il senatore UDC Antonio De Poli, da Roma, risponde a distanza alla lettera-appello di Arsenale 2022, associazione che riunisce le rappresentanze del mondo dell’impresa, del lavoro e delle professioni, indirizzata al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e a al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. La richiesta del parlamentare UDC arriva alla vigilia dell’esame parlamentare del DEF (Documento di economia e finanza), in cui nell’allegato ‘Infrastrutture’ messo a punto dall’unità di missione del ministero delle Infrastrutture e inviato nei giorni scorsi dal ministro Graziano Delrio al ministero dell’Economia, anticipa il nuovo Piano generale dei trasporti e il Documento pluriennale di programmazione (Dpp) ridisegnando l’intera mappa delle priorità infrastrutturali del Paese, con un elenco di 119 interventi tra cui la Pedemontana veneta. “Sostengo pienamente la posizione delle categorie – spiega De Poli – sulla necessità che il Governo intervenga con un ulteriore impegno finanziario che potrebbe scongiurare il ricorso all’addizionale Irpef. E’ un investimento per il futuro: parliamo del Nordest, di un territorio che grazie alla vitalità del suo tessuto produttivo merita la giusta attenzione, soprattutto in questa fase che necessità di investimenti e di fiducia”, conclude De Poli che, lo marzo, ha presentato sull’argomento un’interrogazione parlamentare al premier Gentiloni e al ministro Delrio.