“La pensione di cittadinanza per gli agricoltori si è rivelato solo una grande fake news e i pensionati sono stati usati come un bancomat con il blocco delle rivalutazioni. La propaganda elettorale del ministro Di Maio si scontra con la dura realtà: i criteri di accesso per la pensione. Per chi ha una casa di proprietà l’aumento a 780 euro rimane solo un sogno. In altre parole, i pensionati agricoltori tagliati fuori. Questo è il Governo del cambiamento?”: lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che annuncia: “Con i 6 mila di euro di patrimonio mobiliare e i 30 mila euro di patrimonio immobiliare, i paletti della nuova normativa tagliano fuori migliaia di agricoltori pensionati in tutta Italia. Sosteniamo le battaglie della CIA Confederazione italiana agricoltori: accolgo l’appello del presidente veneto Giuseppe Scaboro. Presenterò un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi DI Maio affinché il Governo faccia un passo indietro e riveda una normativa che penalizza chi, dopo una vita di sacrifici, chiede una pensione dignitosa”. “Oltre al danno la beffa, con la Legge di Bilancio c’è stato il blocco delle indicizzazioni delle pensioni: una misura che sarà in vigore per tre anni con cui l’Esecutivo dell’immobilismo colpisce le fasce più deboli che andrebbero maggiormente tutelate dall’aumento del costo della vita”, conclude De Poli.