“L’emergenza Pfas non è più rinviabile: serve un Accordo di programma tra Regione e Governo che assicuri le risorse necessarie per gestire il monitoraggio delle acque e per estendere il monitoraggio sulla popolazione coinvolta”. A lanciare la proposta è il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “In questi giorni sta salendo tra i cittadini la preoccupazione sulle falde inquinate tanto che, nel Veronese, ad esempio, genitori e comitati chiedono ai sindaci di limitare l’uso dell’acqua di rubinetto e di utilizzare quella in bottiglia negli asili. Non è il momento degli allarmismi. Bisogna sicuramente informare correttamente i cittadini ma soprattutto le istituzioni competenti devono assumersi le proprie responsabilità e andare fino in fondo per scongiurare i rischi per la salute. Accolgo le preoccupazioni espresse dai sindaci della Bassa Padovana che chiedono un incontro al Ministero della Salute. Si tratta di un’emergenza che riguarda oltre alle province di Vicenza, Verona e Padova, anche il Polesine dove, secondo l’Arpav, i livelli di Pfas sono alti a Corbola e Taglio di Po. Diciamo basta alla logica dello scaricabarile: è il momento di agire. Ciò che serve è un programma dei controlli nel territorio e per questo motivo ho chiesto al Governo di intervenire al più presto”.