“Sorveglianza ambientale e sorveglianza sanitaria devono andare di pari passo. Il dossier della Regione Veneto che ha messo in evidenza una preoccupante correlazione tra le sostanze da Pfas e una maggiore esposizione a malattie gravi non può essere ignorato dal Governo nazionale: chiediamo al Governo e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di approfondire la questione e di valutare l’opportunità di un Piano straordinario di sorveglianza sanitaria a tutela della salute dei veneti”. Così il senatore UDC Antonio De Poli intervenendo nel dibattito politico sull’inquinamento da Pfas. “Gli 80 milioni annunciati dal Governo vanno ad agire sui controlli a livello ambientale, sono un primo passo importante ma da soli non bastano”, aggiunge De Poli che chiede un intervento dell’Esecutivo nazionale che “risponda alle preoccupazioni dei cittadini veneti”. Secondo il report del Registro nascite coordinamento malattie rare della Regione, infatti, sussisterebbero maggiori rischi di incorrere in determinate patologie. Rischi specifici ci sarebbero persino per donne in gravidanza e di malformazioni ai neonati. “In caso di emergenze sanitarie, il Testo Unico della Legge sull’Ordinamento degli Enti locali stabilisce che, a secondo delle proporzioni dell’emergenza, provvedimenti urgenti possono essere adottati anche dallo Stato, oltre che dalla Regione in questo caso. Come l’Udc chiede da tempo, il Governo deve fare la sua parte”, conclude De Poli.