Il Jobs Act dei lavoratori autonomi è legge.Parliamo di un tema che riguarda concretamente la vita di molte persone, 2 milioni di free lance, tra partite IVA, professionisti e collaboratori.
La novità più importante è data dal fatto che, grazie al provvedimento approvato, per loro ci saranno MAGGIORI TUTELE SU MATERNITA’ E MALATTIA.
Ecco in piccoli brevi punti le novità introdotte:
- Maternità. Sale da 3 a 6 mesi il congedo parentale (per i lavoratori iscritti alla gestione separata dell’INPS) di cui è possibile fruire nei primi 3 anni di vita del bambino. Dall’altra parte, le lavoratrici autonome che decidono di continuare a lavorare, potranno comunque beneficiare dell’indennità di maternità (pari all’80% del reddito di riferimento).
- Malattia o infortunio non comporteranno l’estinzione del rapporto di lavoro che potrà essere mantenuto, senza diritto al corrispettivo, per un periodo massimo di 150 giorni per anno solare. Nei casi più gravi, come malattie oncologiche o gravi patologie cronico-degenerative, per gli iscritti alla Gestione separata Inps il periodo di malattia è equiparato alla degenza ospedaliera.
- Sostegno nel periodo di disoccupazione. Dis-coll, ne potranno usufruire anche gli assegnisti e i dottorandi di ricerca.
- Deducibilità fiscale per le spese di formazione (fino ad un limite di 10.000 euro l’anno).
- Garanzia di tempi certi per il pagamento delle propria prestazione (al massimo 60 giorni).
- Possibilità di partecipare ad appalti pubblici e ai bandi europei.
- Smart working, o lavoro agile, inteso come la possibilità di prestare la propria attività lavorativa senza precisi vincoli di orario o luogo di lavoro e con l’utilizzo di strumenti tecnologici che ne consentano lo svolgimento a distanza.
Sono piccoli passi in avanti che vanno nella giusta direzione
Non ci sono più LAVORATORI DI SERIE A e LAVORATORI DI SERIE B.
LEGGI QUI IL DOSSIER SUL JOBS ACT DEGLI AUTONOMI