“Le preoccupazioni espresse dai sindaci sul PNRR meritano la massima attenzione. I Comuni, come ho già detto in passato, non possono e non debbono essere penalizzati. Non è possibile che le amministrazioni che stanno completando progetti già approvati non abbiano ancora ricevuto parti rilevanti del finanziamento previsto dal Pnrr. I Comuni sono stati fondamentali nella realizzazione del Piano e nell’ottenimento delle risorse e per questo dobbiamo garantire che non si trovino a dover affrontare spese che non dipendono dalla loro responsabilità. Per questo porrò la questione all’attenzione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti attraverso un’interrogazione. Considerando i tempi tecnici per il decreto ministeriale, dobbiamo dare alle Amministrazioni una certezza: la nostra proposta è di applicare condizioni di vantaggio, senza ulteriori oneri a carico dei Comuni stessi, per eventuali prestiti necessari a garantire la continuità delle opere del PNRR. Sicuramente la misura contenuta nel Decreto Omnibus, per la quale sarà necessario garantire i pagamenti entro 30 giorni, rappresenta uno strumento importante. Ma tempi e modalità di applicazione del decreto ministeriale complementare al Decreto Omnibus, che tecnicamente permetterà di velocizzare i pagamenti, potrebbero essere troppo lunghi per le scadenze imminenti che devono affrontare i Comuni rispetto ai pagamenti”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, a Palazzo Madama, annuncia un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Economia sulla questione. “In Veneto, nei Comuni, gli interventi complessivi ammontano a 1,6 miliardi di cui 500 milioni già anticipati dalle Amministrazioni che però hanno ricevuto 50 milioni dallo Stato, ovvero il 10%, secondo le stime dell’ANCI. Sono cifre che ci danno la misura di un quadro critico e per queste ragioni ho deciso di porre la questione all’attenzione del Ministro dell’Economia Giorgetti affinché il Governo valuti le azioni necessarie, da un lato, per rendere operative al più presto le disposizioni previste dal Decreto Omnibus e, dall’altro lato, per affrontare nel breve termine le condizioni di difficoltà in cui si trovano i Comuni”.