“C’è la necessità di rimodulare il PNRR per spendere bene le risorse del Recovery Fund. Questa partita è di destra o di sinistra? La domanda è retorica, la risposta è altrettanto scontata. E’ una partita che riguarda tutti gli italiani. Le criticità espresse oggi dall’Europa al PNRR non sono rivolte a questo Governo ma sono criticità oggettive. Noi riteniamo che debba esserci una necessaria flessibilità e su questo punto sosteniamo convintamente l’operato del Governo che sta concretamente lavorando per concordare con l’Europa le modifiche ai progetti”. Lo ha detto intervenendo, in Aula, il Senato, il senatore UDC Antonio De Poli durante il dibattito dopo l’informativa del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, sullo stato di avanzamento del PNRR. “Bisogna affrontare il tema della capacità di progettazione e spesa degli enti locali e della pubblica amministrazione, fattori che -fra l’altro – lo stesso Governo Draghi aveva sottolineato nella Nadef che presentò lo scorso anno – e mettere gli enti attuatori nelle condizioni di fare bene il proprio lavoro in sinergia con le istituzioni centrali. Penso soprattutto ai piccoli Comuni (sono 70.000 i Comuni sotto i 5000 abitanti coinvolti in altrettanti progetti finanziati dal PNRR), così come penso alle difficoltà delle imprese devono fare i conti con i rincari dei materiali. Non possiamo e non dobbiamo sprecare un euro”, è il monito di De Poli che però aggiunge: “Al PNRR va fatto un ‘tagliando’, con tutto il rigore e l’attenzione necessari in maniera costruttiva e responsabile”. “Guai a strumentalizzare politicamente questa vicenda”, aggiunge. “C’è bisogno di una correzione di rotta. Pertanto, accogliendo con favore la posizione espressa dal Governo, valutiamo positivamente l’informativa resa oggi in Senato dal Ministro Raffaele Fitto”, ha concluso.