Salve a tutti,
è un argomento di cui mi sono occupato in diverse occasioni. E’ il tema della POVERTA‘.
Una famiglia italiana su 4 è sotto la soglia di povertà.
Queste cifre imponevano la necessità di un intervento legislativo.
Lo scorso marzo, in Parlamento, abbiamo approvato il DISEGNO DI LEGGE DELEGA che introduce il REDDITO DI INCLUSIONE. Da quel momento è partito il Piano nazionale contro la povertà che conta su una dote di 1,6 miliardi nel 2017 che diventeranno 1,8 miliardi nel 2018. 2 miliardi a regime dal 2019.
Si tratta della prima misura nazionale di contrasto destinata ad assicurare un sostegno economico ai nuclei familiari che risultano al di sotto della soglia di povertà. Dopo il disco verde del Parlamento, la scorsa settimana, infatti, il Governo ha approvato il decreto legislativo e di attuazione della Legge (n.33 del 15 marzo 2017). LEGGI QUI LA LEGGE DELEGA SUL CONTRASTO ALLA POVERTA’.
Tale decreto introduce, a partire dall’1 gennaio 2018, il REDDITO DI INCLUSIONE , come misura unica di contrasto alla povertà, condizionata all’adesione a un progetto di inclusione sociale e lavorativo. Per avere accesso al reddito di inclusione bisogna avere certi requisiti: il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’ISEE non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro.Corsia preferenziale per i nuclei familiari con figli minorenni e disabili, donne in stato di gravidanza e disoccupati over 50.
IL REI (reddito di inclusione) NON è compatibile con la Naspi o altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria. IL REI viene concesso per un periodo non superiore a 18 mesi.
DUE GLI ELEMENTI che fanno parte del REI:
1. Un beneficio economico (con un importo mensile che andrà da 190 euro per una persona sola a 490 euro per una famiglia con 5 o più componenti);
GUARDA IL GRAFICO.
2. Servizi alla persona e progetto volto al superamento della condizione di povertà. Il soggetto o la famiglia sono seguiti da operatori sociali del Comune che fissano gli obiettivi e orientano la persona nella ricerca di un posto di lavoro.
COSA FARE.
Per accedere al REI o reddito di inclusione basta una dichiarazione ai fini ISEE precompilata (utile anche per altre agevolazioni come asili mense etc).
Domande dall’1 dicembre 2017. Il debutto avverrà nel 2018 per 660.000 famiglie.
E’ UN PRIMO PASSO NELLA GIUSTA DIREZIONE.
Come dicevamo, avranno priorità le famiglie con minori o disabili o disoccupati over 50 o donne in gravidanza. Le risorse stanziate non potranno bastare a tutti i potenziali destinatari (sono circa 1,6 milioni le famiglie italiane che si trovano in una condizione di povertà assoluta). E’ il primo atto, siamo all’inizio di un percorso che DOVRA’ ANDARE AVANTI con MAGGIORI RISORSE , considerando che almeno altri 3 milioni di italiani poveri restano in attesa di una risposta concreta.
Ora la norma attuativa che fissa i limiti di accesso e le regole per accedere al reddito di inclusione verrà esaminato dalle competenti Commissioni parlamentari.
OPPORTUNITA’.
Ecco alcune notizie utili per chi cerca lavoro e per il mondo delle imprese.
Speciale EUROPA.
Nota informativa a cura del gruppo PPE sui bandi dell’UE pubblicati nel mese di giugno 2017. Leggi qui
Lombardia: Mantova, incentivi per le imprese.
Sicilia: Messina, concorso per operatore dell’amministrazione.
Calabria: formazione professionale per le pmi del territorio.
Puglia: concorso all’Asl di Lecce.
Buon weekend a tutte e tutti!
Antonio De Poli