Antonio De Poli

Presentazione della 95esima Adunata nazionale degli Alpini in Senato

Cari amici,

stamani in Sala Nassirya in Senato alla presenza di Sebastiano Favero Presidente nazionale dell’Ana; Renzo Carollo, vice presidente della Sezione Ana di Vicenza; Maurizio Pinamonti, Resposanbile dell’Adunata 2024 e del Comandante delle truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, abbiamo presentato la 95esima Adunata nazionale degli Alpini, che si svolgerà a Vicenza dal 10 al 12 maggio.

E’ una kermesse che verrà trasmessa in diretta su Raitre domenica 12.

Perché questa conferenza?  E’ un omaggio delle nostre Istituzioni a questo straordinario corpo che nasce nel 1872 e che, nel 1920, ad Ortigara, svolge la prima adunata.

In quell’occasione dovevano ritrovarsi alcune centinaia di alpini. Alla fine erano più di 5000 penne nere.

E allora non c’erano social network o cellulari.

Il tam tam anche emotivo, legato al fatto di sentirsi parte di una comunità, ha portato oggi a tutto questo.

A questa 95esima Adunata che – ne sono convinto – sarà la più bella di sempre. A Vicenza sono attese oltre 400-500 mila persone!

Come allora anche oggi da ogni parte del mondo, quando si celebra l’Adunata ci si unisce perché si sente forte un richiamo che è il richiamo all’identità , alla tradizione, all’amore per la Patria!

1920 Ortigara, 2024 Vicenza. Di strada ne è stata fatta tanta.

Quest’anno l’Adunata si svolge nella meravigliosa cornice della città del Palladio, che ha un forte legame con gli Alpini , città di Vicenza che richiama alla memoria il sacrificio e le eroica gesta compiute da migliaia di alpini che hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine più gloriose della nostra Storia.

Gli Alpini hanno una storia.

La storia li ha visti operare nei teatri più svariati, in prima linea in Etiopia, nei due conflitti mondiali, contribuendo alla Liberazione per arrivare i giorni nostri e quindi al loro impegno in occasione di gravi calamità naturali, emergenze come quella del Covid durante la quale – ricorderete – furono loro, le penne nere, ad allestire un ospedale da campo in tempi record. In pochi giorni fu pronto, con 140 posti letto di cui 72 di terapia intensiva.

Siete passato, presente e futuro.

Siete voi che siete intervenuti in Ucraina, dove avete portato cucine e ambulanze da campo; in Mozambico,  nel martoriato paese africano per costruire un edificio religioso ed un oratorio, laddove i cristiani cattolici vengono perseguitati da miliziani integralisti.

Questo – se mi consentite – è per me il senso più bello del vostro motto di quest’anno: “il sogno di Pace degli alpini”!

I VALORI DEGLI ALPINI, D’ALTRONDE, SONO I VALORI FONDANTI DEL NOSTRO VIVERE CIVILE.

1)            Pace . E’ la parola più bella che oggi possiamo pronunciare. Gli alpini hanno dato la vita per garantire pace a tutti noi e rischiano la vita soprattutto in quei contesti come il Libano, dove soffiano forti i venti di guerra, in Medio Oriente. In questi luoghi gli alpini dell’Esercito – colgo l’occasione per ringraziare il comandante delle Truppe Alpine il Generale di Corpo Armata Ignazio Gamba – ci sono per garantire stabilità e sicurezza.

2)     Libertà . Qualche giorno fa abbiamo celebrato la Festa della Liberazione. E’ una ricorrenza che appartiene a tutti e ha un legame molto forte con gli Alpini che hanno svolto un ruolo cruciale nella liberazione dal nazi-fascismo, per garantire libertà e democrazia all’Italia.

3)     Solidarietà . Mi rivolgo direttamente a voi, cari Alpini. Siete le mani che portano aiuto a chi ha bisogno, alle nostre comunità più in difficoltà.

4)     Fratellanza.  Siete il sorriso, gli occhi che guardano in faccia chi soffre .

La penna nera che portate sul cappello è simbolo di tutto questo: pace libertà fratellanza e solidarietà !

Tutto questo è un bagaglio che merita di essere tramandato di generazione in generazione!

Oggi qui in Senato presentiamo l’Adunata degli Alpini, che non è solo un momento celebrativo, sì importante, ma è anche occasione per diffondere i valori degli Alpini, questi valori, a  tutte le nostre comunità, alle nuove generazioni.

Le Penne nere sono costruttori di pace.

Lo sono concretamente, sono stati riconosciuti come tali persino dall’Università della pace delle Nazioni Unite.

Gli Alpini sono un esempio di coesione sociale.

Anche per questo, di recente, lo scorso marzo, in Parlamento, è stato importante approvare l’emendamento – proposto dal Governo e sostenuto da tutto il Centrodestra – che riconosce alle Associazioni d’Arma come gli Alpini di iscriversi al Registro unico nazionale del Terzo settore.

Tutto questo riconosce il grande valore del volontariato, il valore della solidarietà che è nel Dna di ciascun alpino.

Con questa modifica normativa, gli Alpini  –  senza rinunciare alla specificità del proprio Statuto –  potranno iscriversi al Registro del Terzo settore, usufruendo dei benefici fiscali e contributivi previsti.

Gli Alpini sono un modello, che dovrebbe essere preso ad esempio.

Mi fa sorridere quanto è avvenuto a Padova, dove qualche ipocrita pacifista ha trovato il tempo persino per polemizzare sulla statua di un alpino in un parco.

Ecco perché abbiamo il dovere come istituzioni di esprimere il giusto tributo e riconoscimento agli Alpini caduti nell’adempimento del proprio dovere, in Patria e all’estero.

A coloro che, dando la Vita, hanno costruito un sogno di pace e libertà… va la nostra gratitudine e il nostro omaggio.

QUESTA È UNA LEZIONE DA NON DIMENTICARE!

IL SOGNO DI PACE DEGLI ALPINI È IL SOGNO DI TUTTI NOI.

I VALORI DEGLI ALPINI FANNO PARTE DELLA STORIA D’ITALIA

I VALORI DEGLI ALPINI SONO NEL DNA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE!

ECCO PERCHÉ ABBIAMO IL DOVERE DI DIFENDERLI E DIFFONDERLI, SOPRATTUTTO AI GIOVANI E ALLE NUOVE GENERAZIONI!

Buona adunata a tutti, viva Vicenza, viva l’Italia, viva gli Alpini!

Antonio

TGR VENETO

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