Cari amici,
stamane in Senato su mia iniziativa abbiamo presentato un libro che affronta un tema importante e anche per certi aspetti affascinante, scritto da Giulio Deangeli, che è un giovane neuroscienziato, 25 anni – un talento veneto, arriva infatti da Este, in provincia di Padova – che ha dedicato la sua vita e la sua carriera formativa allo studio e alla lotta contro le malattie neurodegenerative.
“Il mio sogno è sconfiggere le malattie neurodegenerative“, disse una volta Giulio.
Io credo che al di là dei primati importantissimi che Giulio può vantare – nel 2013 è stato vicecampione del mondo di Neuroscienze, nel 2018 si è classificato al primo posto vincendo la borsa di studio alla Harvard University di Cambridge e nel 2020 è stato il primo italiano a completare cinque lauree in parallelo con la media del 30, ripeto, al di là di questi primati, Giulio è stato da sempre un giovane studente impegnato in prima linea nel volontariato, nella divulgazione scientifica, nell’orientamento dei giovani e, soprattutto, ha portato avanti le sue ricerche nel campo delle neuroscienze, proprio con la finalità di fare il bene degli altri e – aggiungerei – di aiutare chi vive in una situazione di difficoltà.
Lo fa tuttora. Giulio Deangeli vive a Cambridge, dove lavora e porta avanti le ricerche.
Lo ha fatto, in questi anni, studiando la mente umana.
Il libro che presentiamo oggi è un viaggio straordinario alla scoperta dell’unicità del nostro cervello.
Non siamo tutti learning scientis, come dice Giulio. Ma questo libro – sicuramente – ci permette di conoscere meglio come funziona la nostra mente e ci consente di acquisire accorgimenti anche molto pratici per favorire l’apprendimento.
E devo ammettere che io per primo, leggendo questo libro, sono rimasto sorpreso positivamente da come la nostra mente funzioni.
Oggi tante volte siamo affascinati dal grande tema dell’intelligenza artificiale.
Sicuramente è un tema molto importante. L’innovazione tecnologica è fondamentale per innovare i processi e anche la vita quotidiana di tutti noi.
Eppure, come ci ricorda Deangeli nel suo libro, la velocità di apprendimento di una macchina – ad oggi – non ha raggiunto quella del nostro cervello che, dunque, rimane qualcosa di veramente unico.
Nel suo libro Giulio ci fornisce dei suggerimenti anche molto concreti per favorire l’apprendimento. Vengono quindi sfatati alcuni miti: ad esempio il mito secondo leggere e rileggere un testo ci aiuti a memorizzarlo nel lungo termine. Non è vero.
Così come mi ha colpito il fatto che conta molto l’ambiente in cui apprendiamo. Secondo una ricerca, il sistema di aerazione degli spazi – uno strumento che oggi è diventato sempre più frequente con l’emergenza Covid – ha determinato un miglioramento delle performances cognitive fra gli studenti.
Così come è stato dimostrato che evidenziare, annotare, fare persino dei disegnini aiutino a memorizzare meglio i concetti perché la nostra mente li elabora e rielabora.
Giulio Deangeli in questo libro racconta prima di tutto la sua esperienza.
Lo fa partendo dalla sua esperienza alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che è un istituto di formazione molto prestigioso, dove – ad esempio – Giulio, di notte, mentre gli altri suoi colleghi compagni dormivano, si “rifugiava” in un’aula studio dell’Istituto per esporre ad alta voce le materie oggetto di studio.
I testi che leggiamo – ci ricorda Giulio – non sono mai testi che noi leggiamo e recepiamo passivamente.
Al contrario la nostra mente i CONCETTI li rielabora. LI RIGENERA.
E RIELABORANDOLI È COME SE PRODUCESSE UN NUOVO TESTO.
QUESTA È LA BELLEZZA DELLA NOSTRA MENTE CHE È LA CHIAVE PER IMPARARE.
Ecco perché capire meglio come funziona il nostro cervello ci può aiutare ad apprendere meglio.
Ci aiuta, dunque, ad imparare e a vivere.
“A vivere – e qui cito una massima di Gandhi – come se si dovesse morire domani e soprattutto a imparare come se si dovesse vivere per sempre“.
Antonio
INTERVISTA
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