Presidenza del Consiglio. Concorso per 518 personale non dirigenziale

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

CONCORSO (Scad. 08-12-2022)

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di cinquecentodiciotto unita’ di personale non dirigenziale, a tempo pieno ed indeterminato, da inquadrare nell’area III, nei ruoli del Ministero della cultura ad eccezione della Provincia di Bolzano.

 
                        LA COMMISSIONE RIPAM 
 
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante «Norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni pubbliche»; 
    Visto il decreto  legislativo  25  maggio  2017,  n.  75  recante
«Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30  marzo  2001,  n.
165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a),  e  2,  lettere
b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g),  h),  l),
m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015,  n.  124,  in
materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»; 
    Visto, in particolare, l'art. 35 del citato  decreto  legislativo
30 marzo 2001, n. 165 rubricato «Reclutamento del personale»; 
    Visto l'art. 35-ter del citato decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165 rubricato «Piattaforma unica di reclutamento per centralizzare
le procedure di assunzione nelle pubbliche amministrazioni»; 
    Visto, altresi', l'art. 35-quater concernente la  «Riforma  delle
procedure   di   reclutamento   del   personale    delle    pubbliche
amministrazioni», introdotto dal decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36,
convertito con modificazioni  dalla  legge  29  giugno  2022,  n.  79
recante «Misure per l'attuazione del Piano  nazionale  di  ripresa  e
resilienza in materia di pubblica  amministrazione  e  universita'  e
ricerca»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3 recante  il  «Testo  unico  delle  disposizioni  concernenti  lo
statuto degli impiegati civili dello Stato»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3  maggio  1957,
n. 686  concernente  «Norme  di  esecuzione  del  testo  unico  delle
disposizioni  sullo  statuto  degli  impiegati  civili  dello  Stato,
approvato con decreto del  Presidente  della  Repubblica  10  gennaio
1957, n. 3»; 
    Visto il decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  7
febbraio 1994, n.  174  concernente  il  «Regolamento  recante  norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea  ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9  maggio  1994,
n. 487  concernente  «Regolamento  recante  norme  sull'accesso  agli
impieghi nelle amministrazioni e  le  modalita'  di  svolgimento  dei
concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme  di  assunzione  nei
pubblici impieghi»; 
    Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 recante «Misure urgenti per
lo snellimento dell'attivita' amministrativa e  dei  procedimenti  di
decisione e di controllo» e, in particolare, l'art. 3, comma  7,  che
preferisce il candidato piu' giovane di eta' in caso  di  parita'  di
punteggio a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli  e
delle prove di esame; 
    Visto il decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150  recante
«Attuazione  della  legge  4  marzo  2009,  n.  15,  in  materia   di
ottimizzazione  della  produttivita'  del  lavoro   pubblico   e   di
efficienza  e  trasparenza  delle  pubbliche  amministrazioni»,  come
modificato dal decreto-legge 30 aprile 2022, n.  36,  convertito  con
modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79; 
    Visto il decreto  legislativo  25  gennaio  2010,  n.  6  recante
«Riorganizzazione del Centro di formazione e studi (FORMEZ), a  norma
dell'art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69»; 
    Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66 recante  «Codice
dell'ordinamento militare» e, in particolare, gli articoli 678 e 1014
rubricati, rispettivamente,  «Incentivi  per  il  reclutamento  degli
ufficiali ausiliari» e «Riserve di posti nel pubblico impiego»; 
    Visto  l'art.  37  del  decreto-legge  6  luglio  2011,  n.   98,
convertito con modificazioni dalla legge  15  luglio  2011,  n.  111,
rubricato «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria»; 
    Visto l'art. 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre  2012,  n.  221,
rubricato «Ufficio per il processo»; 
    Visto l'art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno  2013,  n.
69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto  2013,  n.  98,
rubricato «Formazione presso gli uffici giudiziari»; 
    Visto l'art. 2, comma 5-bis, del decreto-legge 28 giugno 2013, n.
76, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto  2013,  n.  99,
recante «Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione,
in particolare giovanile, della coesione sociale, nonche' in  materia
di Imposta sul valore  aggiunto  (IVA)  e  altre  misure  finanziarie
urgenti»; 
    Visto l'art. 2 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito
con modificazioni  dalla  legge  7  ottobre  2013,  n.  112,  recante
«Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il  rilancio
dei beni e delle attivita' culturali e del turismo»; 
    Visto il decreto-legge 31 agosto 2013,  n.  101,  convertito  con
modificazioni  dalla  legge  30  ottobre  2013,   n.   125,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»; 
    Vista la legge 19 giugno 2019, n. 56 recante «Interventi  per  la
concretezza  delle  azioni  delle  pubbliche  amministrazioni  e   la
prevenzione dell'assenteismo»; 
    Visto, in particolare, l'art. 3  della  citata  legge  19  giugno
2019, n. 56 rubricato «Misure per accelerare le assunzioni  mirate  e
il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione»; 
    Visto il decreto-legge 19 maggio  2020,  n.  34  recante  «Misure
urgenti in materia di salute e sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID19», convertito con modificazioni dalla legge 7 luglio 2020,  n.
77; 
    Visto il decreto-legge 30 aprile  2022,  n.  36,  convertito  con
modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, recante «Misure  per
l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza  in  materia
di pubblica amministrazione e universita' e ricerca»; 
    Visto il decreto del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  24
aprile 2020 recante «Determinazione dei compensi da corrispondere  ai
componenti delle commissioni esaminatrici  e  della  Commissione  per
l'attuazione  del  progetto  di  riqualificazione   delle   pubbliche
amministrazioni (RIPAM)»; 
    Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del
30 giugno 2022 con il quale e' stata nominata la Commissione RIPAM; 
    Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 recante «Legge quadro  per
l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i  diritti  delle  persone
handicappate»; 
    Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68 recante «Norme per il diritto
al lavoro dei disabili» e, in particolare, gli articoli 3 e 18, comma
2, concernenti le quote d'obbligo a favore delle categorie protette; 
    Atteso che in base a quanto  rappresentato  dal  Ministero  della
cultura con riferimento  al  prospetto  informativo  riferito  al  31
dicembre 2021 - riepilogativo della situazione occupazionale rispetto
agli  obblighi  di  assunzione  di  personale   con   disabilita'   e
appartenente alle altre categorie protette - le quote di  riserva  di
cui all'art. 3 e all'art. 18 della legge 12 marzo 1999, n. 68 recante
«Norme per il diritto al lavoro dei disabili» risultano coperte; 
    Visto il decreto-legge 9  giugno  2021,  n.  80,  convertito  con
modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, e,  in  particolare,
l'art.  3,  comma  4-bis,  concernente  i   disturbi   specifici   di
apprendimento; 
    Visto il decreto 12 novembre 2021 del Ministro  per  la  pubblica
amministrazione, di concerto con  il  Ministro  del  lavoro  e  delle
politiche sociali e il Ministro per le  disabilita',  concernente  le
modalita' di partecipazione ai concorsi pubblici per i  soggetti  con
disturbi specifici di  apprendimento  ai  sensi  dell'art.  3,  comma
4-bis, del  decreto-legge  9  giugno  2021,  n.  80,  convertito  con
modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113; 
    Visti i decreti legislativi 9  luglio  2003,  n.  215  e  n.  216
recanti, rispettivamente, «Attuazione della direttiva 2000/43/CE  per
la parita' di trattamento tra  le  persone,  indipendentemente  dalla
razza e dall'origine etnica» e «Attuazione della direttiva 2000/78/CE
per la  parita'  di  trattamento  in  materia  di  occupazione  e  di
condizioni di lavoro»; 
    Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n.  198  recante  il
«Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6
della legge 8 novembre 2005, n. 246»; 
    Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010,  n.  5  concernente
«Attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa  al  principio  delle
pari opportunita' e della parita' di trattamento fra uomini  e  donne
in materia di occupazione e impiego»; 
    Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341  recante  «Riforma  degli
ordinamenti didattici universitari»; 
    Visto  il  decreto  3  novembre  1999,  n.   509   del   Ministro
dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca  scientifica  e
tecnologica  denominato  «Regolamento   recante   norme   concernenti
l'autonomia didattica degli atenei»; 
    Visto  il  decreto  22  ottobre  2004,  n.   270   del   Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca recante  «Modifiche
al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica  degli
atenei, approvato con decreto ministeriale 3 novembre  1999,  n.  509
del  Ministro  dell'universita'  e  della   ricerca   scientifica   e
tecnologica»; 
    Visto il decreto 31 gennaio 2006 del Ministero dell'universita' e
della ricerca recante «Riassetto delle Scuole di specializzazione nel
settore  della  tutela,  gestione  e  valorizzazione  del  patrimonio
culturale»; 
    Visto il decreto 9 luglio  2009  del  Ministero  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, emanato di concerto con il Ministro
per la  pubblica  amministrazione  e  l'innovazione,  in  materia  di
equiparazioni tra diplomi di lauree di  vecchio  ordinamento,  lauree
specialistiche (LS) ex decreto n. 509 del 1999  e  lauree  magistrali
(LM) ex decreto n. 270 del 2004,  ai  fini  della  partecipazione  ai
pubblici concorsi; 
    Visto il decreto 21 dicembre 2017 del Ministero  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, recante «Equiparazione  al  diploma
di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione  e  restauro  dei
beni culturali, classe LMR 02, dei diplomi rilasciati dalle scuole di
alta formazione e di studio dell'Istituto centrale per  il  restauro,
dell'Opificio delle pietre dure, della Scuola  per  il  restauro  del
mosaico di Ravenna e dell'Istituto  centrale  per  la  patologia  del
libro, precedentemente all'accreditamento di cui al decreto n. 87 del
26 maggio 2009»; 
    Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante  «Codice
dell'amministrazione digitale»; 
    Visto  il  decreto-legge  9   febbraio   2012,   n.   5   recante
«Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e  di  sviluppo»,
convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35, e, in particolare,  l'art.
8 concernente  l'invio  per  via  telematica  delle  domande  per  la
partecipazione  a  selezioni  e  concorsi  per   l'assunzione   nelle
pubbliche amministrazioni; 
    Vista la legge 7 agosto 1990, n.  241  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28  dicembre
2000, n. 445 recante «Testo unico delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa»; 
    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile  2006,
n. 184 concernente «Regolamento  recante  disciplina  in  materia  di
accesso ai documenti amministrativi»; 
    Visto il  decreto  legislativo  14  marzo  2013,  n.  33  recante
«Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e
gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni»; 
    Visto il decreto legislativo del 30 giugno 2003, n.  196  recante
il «Codice in materia di protezione dei dati personali»; 
    Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo  e  del
Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione  delle  persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche'  alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la  direttiva  95/46/CE
(regolamento generale sulla protezione dei dati); 
    Visto il decreto  legislativo  18  maggio  2018,  n.  51  recante
«Attuazione della direttiva (UE) 2016/680 del  Parlamento  europeo  e
del Consiglio, del 27 aprile 2016,  relativa  alla  protezione  delle
persone fisiche con riguardo al trattamento  dei  dati  personali  da
parte delle autorita' competenti a  fini  di  prevenzione,  indagine,
accertamento e  perseguimento  di  reati  o  esecuzione  di  sanzioni
penali, nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio»; 
    Visto il decreto legislativo  10  agosto  2018,  n.  101  recante
«Disposizioni  per  l'adeguamento  della  normativa  nazionale   alle
disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento  europeo  e
del Consiglio, del 27 aprile 2016,  relativo  alla  protezione  delle
persone fisiche con  riguardo  al  trattamento  dei  dati  personali,
nonche' alla libera  circolazione  di  tali  dati  e  che  abroga  la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)»; 
    Vista la legge 30 dicembre 2018,  n.  145  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio
pluriennale per il triennio 20192021» e, in  particolare,  l'art.  1,
comma  338,  concernente  l'autorizzazione  ad   esperire   procedure
concorsuali   per   l'assunzione,   a   decorrere   dall'anno   2020,
di cinquecento unita' di personale di qualifica non dirigenziale,  di
cui duecentocinquanta unita'  appartenenti  all'Area  III,  posizione
economica F1; 
    Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 recante  «Governante
del Piano nazionale  di  ripresa  e  resilienza  e  prime  misure  di
rafforzamento delle strutture amministrative  e  di  accelerazione  e
snellimento delle  procedure»,  convertito  con  modificazioni  dalla
legge 29 luglio 2021, n. 108; 
    Visto il decreto-legge 9  giugno  2021,  n.  80,  convertito  con
modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n.  113,  e  in  particolare
l'art. 1-bis secondo cui il  Ministero  della  cultura,  al  fine  di
assicurare  il  funzionamento  degli  Archivi  di   Stato   e   delle
Soprintendenze  archivistiche,  anche  nell'ambito  degli  interventi
previsti nel PNRR,  per  il  triennio  2021-2023  e'  autorizzato  ad
assumere duecentosettanta unita' di  personale  non  dirigenziale  ad
elevata  specializzazione  tecnica,  da  inquadrare  nell'area   III,
posizione economica F1 in possesso dei titoli indicati dalla medesima
disposizione; 
    Considerato  che due  posti  per  il   profilo   di   Funzionario
archivista di Stato autorizzati con  il  richiamato  decreto-legge  9
giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto
2021, n.  113,  sono  destinati  al  territorio  della  Provincia  di
Bolzano, il Commissario del Governo per la Provincia di  Bolzano,  ai
sensi dell'art. 13 del decreto del  Presidente  della  Repubblica  26
luglio 1976, n. 752,  provvedera'  in  autonomia  all'emanazione  del
bando  di  concorso  e  alla  gestione   della   relativa   procedura
concorsuale; 
    Considerato che il Ministero  della  cultura  si  e'  rivolto  al
Dipartimento  della  funzione  pubblica  per   l'organizzazione   del
concorso  oggetto  del  presente  bando,  anche   avvalendosi   della
Commissione  interministeriale   RIPAM   per   l'espletamento   della
procedura concorsuale; 
    Vista l'ordinanza del Ministro della salute del  25  maggio  2022
recante  l'aggiornamento  del  «Protocollo  per  lo  svolgimento  dei
concorsi»; 
    Fermi restando gli  esiti  della  mobilita'  ai  sensi  dell'art.
34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
    Visto il contratto collettivo nazionale  di  lavoro  relativo  al
personale del comparto dell'amministrazione destinataria del presente
bando; 
    Visto  l'Accordo   concernente   l'individuazione   dei   profili
professionali del Ministero per i  beni  e  le  attivita'  culturali,
sottoscritto in data 20 dicembre 2010,  tra  l'amministrazione  e  le
OO.SS., e successive integrazioni; 
    Viste le disposizioni  normative  relative  al  reclutamento  del
personale oggetto del presente bando di concorso; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
                       Posti messi a concorso 
 
    1. E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami,  per  il
reclutamento  di  un  contingente  di cinquecentodiciotto  unita'  di
personale  non  dirigenziale  a  tempo  pieno  ed  indeterminato   da
inquadrare nell'Area III, posizione  economica  F1,  nei  profili  di
seguito indicati dei ruoli del Ministero della cultura  ad  eccezione
della Provincia di Bolzano, secondo la seguente ripartizione: 
Codice         01 -         FUNZIONARIO         ARCHIVISTA         DI
STATO - duecentosessantotto posti 
    Descrizione del profilo: svolge  attivita'  di  studio,  ricerca,
catalogazione,  protezione,  gestione,   tutela,   valorizzazione   e
formazione inerenti ai beni archivistici. Dirige strutture di livello
non  dirigenziale  e  coordina  attivita'  di  vari  settori;  svolge
attivita'  ispettive  o  di  valutazione  di  particolare  rilevanza.
Progetta, dirige e svolge interventi di ricognizione,  riordinamento,
conservazione e valorizzazione degli  archivi  e  delle  raccolte  di
documenti, anche mediante la costituzione di  banche  di  dati  e  la
creazione di copie o di sostitutivi di sicurezza e di  consultazione.
Cura e dirige i servizi di sala  di  studio  e  svolge  attivita'  di
consulenza e di assistenza scientifica al pubblico  e  a  istituzioni
per le ricerche archivistiche. Elabora i sistemi di classificazione e
i  piani  di  selezione  dei  documenti  d'archivio   aventi   valore
permanente e cura la descrizione analitica dei documenti proposti per
lo  scarto  nei  casi  previsti  dalle   norme   vigenti.   Cura   la
progettazione e la gestione dei servizi  archivistici  relativi  agli
archivi in formazione e dei sistemi di  gestione  informatizzata  dei
documenti e dei flussi documentali di un'area organizzativa  omogenea
ai sensi di legge.  Programma  e  organizza  manifestazioni,  mostre,
convegni e seminari,  con  finalita'  scientifiche  e  divulgative  e
partecipa,  in  rappresentanza  dell'Amministrazione,  a  commissioni
tecniche e convegni. Svolge le funzioni di consulente tecnico, perito
e di arbitro. Svolge attivita' di docenza e formazione  nelle  Scuole
di  Archivistica  e  nei  corsi   organizzati   dall'Amministrazione,
progettando  e  realizzando  programmi  educativi   e   i   materiali
didattici.  Cura  le  attivita'  editoriali  del  settore  e   redige
repertori, pubblicazioni e testi scientifici. 
Codice 02 - FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO - centotrenta posti 
    Descrizione del profilo: svolge  attivita'  di  individuazione  e
identificazione delle caratteristiche e della  rilevanza  di  beni  e
raccolte librarie e  su  qualsiasi  supporto  analogico  e  digitale,
nonche'  attivita'  di   studio,   ricerca,   gestione,   formazione,
valorizzazione, promozione  e  tutela  inerenti  ai  beni  librari  e
documentari. Dirige strutture di livello non dirigenziale e  coordina
attivita'  di  vari  settori;  svolge  attivita'   ispettive   o   di
valutazione di particolare rilevanza. Organizza le raccolte  librarie
e documentarie mediante l'elaborazione o l'adozione di metodologie di
inventariazione, di catalogazione  e  indicizzazione  applicate  alle
diverse tipologie di materiale, sia esso manoscritto o a  stampa,  su
supporto  tradizionale,  multimediale  o  in  forme  di  riproduzioni
analogiche o digitali.  Organizza  e  gestisce  biblioteche  o  altre
strutture che forniscono servizi bibliotecari  e  documentari,  anche
progettando  e  dirigendo  interventi  relativi   alla   prevenzione,
conservazione, manutenzione, revisione,  incremento  e  restauro  dei
beni. Svolge inoltre, in tale ambito, attivita' di  consulenza  e  di
assistenza scientifica  al  pubblico.  Svolge  attivita'  editoriali,
redige cataloghi, sussidi catalografici e  testi  scientifici,  anche
progettando e realizzando programmi educativi di materiali  didattici
ed editoriali  e  di  comunicazione  relativa  ai  contenuti  e  agli
strumenti professionali  specifici.  Svolge  funzioni  di  consulente
tecnico,  di  perito  e  di  arbitro.  Svolge  attivita'  di  ricerca
scientifica  nel  campo  della  biblioteconomia  e  delle  discipline
affini, delle  tecniche  di  produzione,  gestione,  conservazione  e
diffusione dei  «documenti  digitali»,  con  riferimento  anche  agli
standard internazionali. 
Codice 03 - FUNZIONARIO RESTAURATORE CONSERVATORE - quindici posti 
    Descrizione  del  profilo:  svolge  attivita'   di   prevenzione,
manutenzione e restauro dei beni culturali, vigilando sullo stato  di
conservazione degli stessi. Individua le tecniche e i materiali  piu'
idonei da adottare  negli  interventi  conservativi  e  di  restauro.
Dirige strutture di  livello  non  dirigenziale  e  i  laboratori  di
restauro;  coordina  attivita'  di  vari  settori;  svolge  attivita'
ispettive  o  di  valutazione.  Esamina  e  valuta  i   progetti   di
manutenzione, restauro e ricerca presentati da terzi, verificando  la
congruita' e la corretta esecuzione dei relativi  lavori.  Redige  le
schede tecniche previste dalla normativa di settore e dalla normativa
sugli appalti pubblici.  Partecipa  alla  formulazione  del  progetto
preliminare e definitivo dell'intervento conservativo  da  attuare  e
del piano di manutenzione  con  la  definizione  delle  modalita'  di
intervento; collabora con il RUP e l'ufficio di direzione dei  lavori
e  svolge  attivita'  di  supporto  tecnico   al   responsabile   del
procedimento, nonche' al dirigente  competente  alla  formazione  del
programma triennale dei lavori pubblici. Per le parti di  competenza,
progetta ed esegue direttamente, e coordinando operatori qualificati,
gli interventi conservativi e di restauro, di  cui  ha  la  direzione
tecnica, fatte salve le specifiche  competenze  della  direzione  dei
lavori. Esegue indagini, rilievi,  misurazioni,  perizie  su  aspetti
tecnici,  rappresentazioni  grafiche,  sopralluoghi  e   accertamenti
tecnici, ispettivi e istruttori, nonche' collaudi  e  sperimentazione
di materiali, apparecchiature e metodologie di intervento di restauro
e conservazione. Svolge le funzioni di consulente tecnico,  perito  e
di arbitro. Cura la realizzazione  di  mostre,  convegni  seminari  e
manifestazioni  culturali,  nonche'   la   redazione   di   testi   e
pubblicazioni  scientifiche  e  divulgative  e  la  realizzazione  di
programmi educativi e didattici e di materiali editoriali. 
Codice 04 - FUNZIONARIO ARCHITETTO - trentadue posti 
    Descrizione del profilo: svolge  attivita'  di  studio,  ricerca,
catalogazione,  protezione,  gestione,   tutela,   valorizzazione   e
formazione  inerenti  ai   beni   di   interesse   architettonico   e
paesaggistico.  Dirige  strutture  di  livello  non  dirigenziale   e
coordina attivita' di vari settori; svolge attivita' ispettive  o  di
valutazione di particolare rilevanza. Esamina e  valuta  progetti  di
manutenzione, consolidamento, restauro, scavo e ricerca presentati da
terzi, verificandone la compatibilita', la congruita' e  la  corretta
esecuzione dei relativi lavori. Progetta, dirige e collauda le  opere
di manutenzione,  consolidamento,  restauro,  scavo,  valorizzazione,
progettazione architettonica, allestimento museografico, sistemazione
e restauro di giardini, e quelle  relative  all'architettura  e  alla
tutela del paesaggio, anche intervenendo nella conduzione dei lavori.
Svolge  attivita'  di   pianificazione   paesaggistica,   svolge   la
Valutazione  di  impatto  ambientale  e  la  valutazione   ambientale
strategica.  Partecipa,  per   quanto   di   sua   competenza,   alla
formulazione del programma triennale dei lavori pubblici  per  quello
che concerne interventi di scavo,  tutela  e  valorizzazione  e  alla
formulazione di altre voci di programma; emette visti  di  congruita'
ed esegue perizie di stima nell'ambito della specifica  competenza  a
pari titolo dell'UTE,  anche  per  conto  di  altri  uffici  pubblici
interni o esterni all'amministrazione privi delle competenze  tecnico
scientifiche. Svolge  attivita'  di  progettazione  e  direzione  dei
lavori di allestimento  di  Istituti  dell'Amministrazione.  Effettua
studi  e  ricerche  su  metodologie  e  tecnologie  di  manutenzione,
consolidamento e restauro presso laboratori e cantieri verificando la
compatibilita' fra gli aspetti storici  e  artistici  dei  beni  e  i
trattamenti di  indagine  e  conservazione.  Svolge  le  funzioni  di
consulente  tecnico,  perito  e  di  arbitro.  Svolge  attivita'   di
organizzazione e coordinamento di mostre, convegni  e  seminari,  con
finalita'  scientifiche  e  divulgative,  svolgendo  anche  attivita'
didattica e di comunicazione relativa ai contenuti e  agli  strumenti
professionali  specifici;  cura   attivita'   editoriali   e   redige
pubblicazioni e testi scientifici. 
Codice 05 - FUNZIONARIO STORICO DELL'ARTE - trentacinque posti 
    Descrizione del profilo: svolge  attivita'  di  studio,  ricerca,
catalogazione,  protezione,  gestione,   tutela,   valorizzazione   e
formazione inerenti ai beni di interesse storico artistico, mobili  e
immobili. Dirige strutture di livello  non  dirigenziale  e  coordina
attivita'  di  vari  settori;  svolge  attivita'   ispettive   o   di
valutazione di particolare rilevanza. Esamina e  valuta  progetti  di
manutenzione, restauro e ricerca presentati da  terzi,  verificandone
la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Progetta,
dirige,   collauda    interventi    di    conservazione,    restauro,
valorizzazione,  trasferimento  e  movimentazione  dei  beni,   anche
intervenendo con altre professionalita' nella conduzione dei  lavori.
Progetta, dirige e svolge lavori di inventariazione  e  catalogazione
dei beni di competenza, curando la definizione  storicoartistica  dei
beni.  Cura  l'ordinamento  e  la  gestione  dei  musei  ed  effettua
attivita'  di  studio  e  ricerca  su  metodologie  e  tecnologie  di
manutenzione, consolidamento e restauro presso laboratori e  cantieri
verificando la compatibilita' fra gli aspetti storici e artistici dei
beni di competenza e  i  trattamenti  di  indagine  e  conservazione.
Partecipa  alla  formulazione  del  programma  triennale  dei  lavori
pubblici per quello che concerne interventi  di  restauro,  tutela  e
valorizzazione. Svolge  funzioni  di  consulente  tecnico,  perito  e
arbitro. Programma,  organizza  e  coordina  manifestazioni,  mostre,
convegni e seminari,  con  finalita'  scientifiche  e  divulgative  e
realizza programmi educativi, svolgendo  anche  attivita'  didattica,
formativa e di  comunicazione.  Svolge  attivita'  di  direzione  dei
servizi educativi o la sezione didattica dei musei e di controllo sui
contenuti culturali e scientifici delle  attivita'  educative  svolte
dai concessionari; cura attivita' editoriali e redige pubblicazioni e
testi scientifici. 
Codice 06 - FUNZIONARIO ARCHEOLOGO - venti posti 
    Descrizione del profilo: svolge  attivita'  di  studio,  ricerca,
catalogazione,  protezione,  gestione,   tutela,   valorizzazione   e
formazione  inerenti  ai  beni,  mobili  e  immobili,  di   interesse
archeologico,  anche  in  ambiente   subacqueo   e   di   archeologia
preventiva. Dirige strutture di livello non dirigenziale  e  coordina
attivita'  di  vari  settori;  svolge  attivita'   ispettive   o   di
valutazione di particolare rilevanza. Esamina e  valuta  progetti  di
manutenzione, restauro e ricerca presentati da  terzi,  verificandone
la congruita' e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Progetta,
dirige,  collauda  attivita'  di  scavo,  conservazione,  restauro  e
valorizzazione   dei   beni,    anche    intervenendo    con    altre
professionalita'  nella  conduzione   di   lavori.   Rappresenta   la
Soprintendenza nelle attivita' di competenza relative alla  procedura
di archeologia  preventiva.  Progetta,  dirige  e  svolge  lavori  di
inventariazione  e  catalogazione  dei  beni  di   competenza.   Cura
l'ordinamento e la  gestione  dei  musei,  con  riferimento  ai  beni
archeologici ed effettua attivita' di studio e ricerca su metodologie
e  tecnologie  di  manutenzione,  consolidamento  e  restauro  presso
laboratori  e  cantieri   e   aree   archeologiche   verificando   la
compatibilita' fra gli aspetti storici  e  artistici  dei  beni  e  i
trattamenti di indagine e conservazione. Partecipa alla  formulazione
del programma triennale dei lavori pubblici per quello  che  concerne
interventi di scavo, tutela e valorizzazione e alla  formulazione  di
altre voci di  programma.  Svolge  funzioni  di  consulente  tecnico,
perito  e  arbitro.  Organizza  e  coordina  manifestazioni,  mostre,
convegni e seminari,  con  finalita'  scientifiche  e  divulgative  e
realizza progetti educativi, svolgendo attivita' didattica, formativa
e  di  comunicazione.  Svolge  attivita'  di  direzione  dei  servizi
educativi o la sezione didattica dei musei, delle aree e  dei  parchi
archeologici e di controllo sui  contenuti  culturali  e  scientifici
delle attivita' educative svolte dai  concessionari;  cura  attivita'
editoriali e redige guide, cataloghi e testi scientifici. 
Codice 07 - FUNZIONARIO PALEONTOLOGO - otto posti 
    Descrizione del profilo: svolge  attivita'  di  studio,  ricerca,
catalogazione,   protezione,   gestione,   tutela,    valorizzazione,
formazione, conservazione  e  restauro  inerenti  ai  resti  organici
fossili. Dirige strutture di  livello  non  dirigenziale  e  coordina
attivita'  di  vari  settori;  svolge  attivita'   ispettive   o   di
valutazione di particolare rilevanza. Progetta, dirige e  collauda  i
lavori  relativi  alla  professionalita'   del   paleontologo   anche
intervenendo con altre professionalita' nella conduzione  di  lavori.
Cura lavori di inventariazione e catalogazione  dei  beni;  progetta,
dirige e organizza sul piano  teorico,  sperimentale  ed  applicativo
l'attivita' necessaria per l'individuazione,  l'ottimizzazione  e  la
realizzazione di metodologie analitiche, tecniche di misura, processi
applicativi e materiali di intervento; formula giudizi tecnici  e  di
congruita' in merito a tecniche, metodologie, procedure,  apparati  e
strumenti e valuta progetti presentati  da  terzi,  verificandone  la
congruita' e la corretta esecuzione. Partecipa  alla  programmazione,
organizzazione e coordinamento di manifestazioni, mostre, convegni  e
seminari, con finalita' scientifiche e divulgative.  Svolge  funzioni
di consulente tecnico, perito e di arbitro. Cura la  progettazione  e
la  realizzazione  di  progetti  educativi  riferiti  al  settore  di
competenza  e  dei  materiali  didattici  ad  essi  attinenti;   cura
attivita' editoriali e redige pubblicazioni e testi scientifici; cura
l'eventuale  attivita'  didattica  e  di  comunicazione  relativa  ai
contenuti e agli strumenti professionali specifici. 
Codice 08 - FUNZIONARIO DEMOETNOANTROPOLOGO - dieci posti 
Descrizione  del  profilo:  svolge  attivita'  di  studio,   ricerca,
catalogazione, inventariazione, documentazione, protezione, gestione,
tutela,   valorizzazione    e    formazione    inerenti    ai    beni
demoetnoantropologici, materiali ed immateriali. Dirige strutture  di
livello non dirigenziale e coordina attivita' di vari settori; svolge
attivita' ispettive o di valutazione di particolare rilevanza. Svolge
indagini  e  ricognizioni  etnografiche  nel  territorio   nazionale,
europeo ed extraeuropeo e cura la valorizzazione e la promozione  del
patrimonio   culturale   demoetnoantropologico,    con    particolare
attenzione alle  tematiche  proprie  delle  societa'  multietniche  e
multiculturali. Esamina progetti di manutenzione, di salvaguardia, di
restauro, di ricerca presentati da terzi, verificandone la congruita'
e la corretta esecuzione dei relativi lavori. Cura l'ordinamento e la
gestione  di  musei  e  di  sezioni  di  musei  demoetnoantropologici
nazionali, europei  ed  extraeuropei.  Svolge  attivita'  di  ricerca
scientifica,  studia  e  predispone  strumenti   di   programmazione,
organizzazione e  tutela,  nonche'  metodologie  e  tecniche  per  il
rilevamento, la catalogazione, la conservazione, la manutenzione,  il
consolidamento   e   il    restauro    del    patrimonio    culturale
demoetnoantropologico, anche in riferimento al  patrimonio  culturale
etnomusicale e narrativo di tradizione orale. Promuove,  organizza  e
coordina      manifestazioni      sul      patrimonio       culturale
demoetnoantropologico materiale  e  immateriale,  eventi  espositivi,
convegni e seminari, con finalita' scientifiche e divulgative. Svolge
le funzioni di consulente tecnico, perito e di  arbitro.  Progetta  e
realizza  programmi  educativi  e  i  materiali  didattici  ad   essi
attinenti,  svolgendo  anche  attivita'  didattica,  formativa  e  di
comunicazione. Svolge attivita' di direzione dei servizi educativi  o
la sezione didattica dei musei e di controllo sui contenuti culturali
e scientifici delle attivita'  educative  svolte  dai  concessionari;
cura attivita' editoriali e redige pubblicazioni e testi  scientifici
e divulgativi, nonche' i cataloghi degli eventi espositivi. 
    2. Ai sensi degli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo  15
marzo 2010, n. 66, il trenta per cento dei posti  e'  riservato,  per
ciascuno dei codici di concorso di cui  al  precedente  comma  1,  ai
volontari in ferma  breve  e  ferma  prefissata  delle  Forze  armate
congedati senza demerito ovvero durante il periodo  di  rafferma,  ai
volontari  in  servizio  permanente,  nonche'   agli   Ufficiali   di
complemento in ferma biennale e agli ufficiali  in  ferma  prefissata
che hanno completato  senza  demerito  la  ferma  contratta,  ove  in
possesso dei requisiti previsti dal bando. 
    3. Le riserve di legge e i titoli di preferenza, in  applicazione
della normativa vigente, sono valutati esclusivamente ai  fini  della
formazione delle graduatorie finali di merito di  cui  al  successivo
art. 8 del presente bando di concorso. 
                               Art. 2 
 
                     Requisiti per l'ammissione 
 
    1.  Per  l'ammissione  al  concorso  sono  richiesti  i  seguenti
requisiti che devono essere  posseduti  alla  data  di  scadenza  dei
termini   previsti   per   la   presentazione   della   domanda    di
partecipazione, nonche' al momento dell'assunzione in servizio: 
      a) cittadinanza italiana ovvero  cittadinanza  di  altro  Stato
membro dell'Unione europea. Sono  ammessi  altresi'  i  familiari  di
cittadini italiani o di un altro Stato  membro  dell'Unione  europea,
che non abbiano la cittadinanza di uno Stato  membro,  ma  che  siano
titolari  del  diritto  di  soggiorno  o  del  diritto  di  soggiorno
permanente, nonche' i cittadini di Paesi terzi che siano titolari del
permesso di soggiorno UE per soggiornanti  di  lungo  periodo  o  che
siano titolari dello status  di  rifugiato  ovvero  dello  status  di
protezione sussidiaria, ai sensi dell'art. 38 del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165. Per i soggetti di cui all'art. 38 del  decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 essere in possesso  dei  requisiti,
ove compatibili, di cui all'art. 3 del decreto 7  febbraio  1994,  n.
174 del Presidente del Consiglio dei ministri; 
      b) eta' non inferiore ai diciotto anni; 
      c) possesso  dei  titoli  di  studio  di  seguito  indicati  in
relazione ai singoli profili professionali: 
        A. Funzionario archivista di stato (Codice 01): 
          laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia (LM5) o
titoli equiparati secondo la normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario di  secondo  livello  di  durata  biennale  in  materie
attinenti al patrimonio culturale oppure diploma di una delle  scuole
di alta formazione e di studio che operano presso il Ministero  della
cultura o titoli equipollenti; 
        in alternativa: 
          qualunque  laurea  specialistica  o  laurea  magistrale   o
diploma di laurea o  titoli  equiparati  o  equipollenti  secondo  la
normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione di una  delle  scuole  di  alta
formazione  e  di  studio   che   operano   presso   la   Scuola   di
specializzazione in beni archivistici e librari o presso le Scuole di
archivistica, paleografia e diplomatica del Ministero  della  cultura
istituite presso gli Archivi di Stato o  titoli  equipollenti  oppure
dottorato di ricerca o master universitario  di  secondo  livello  di
durata biennale in beni archivistici o equivalente. 
        B. Funzionario bibliotecario (Codice 02): 
          laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia (LM5) o
titoli equiparati secondo la normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario  di  secondo  livello,  previsti  dalla  legge  per  lo
svolgimento dei compiti assegnati. 
        C. Funzionario restauratore conservatore (Codice 03): 
          laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro
dei beni culturali (LMR/02) oppure diploma rilasciato dalle Scuole di
alta formazione e di studio che operano  presso  l'Istituto  centrale
per il restauro, l'Opificio delle pietre  dure,  l'Istituto  centrale
per la patologia degli archivi e del libro o altro titolo  equiparato
ai sensi del decreto interministeriale 26 maggio 2009, n.  87  o  del
decreto   21   dicembre   2017   del    Ministero    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca oppure diploma accademico di secondo
livello di durata quinquennale in Restauro delle Accademie  di  belle
arti (DASLQ01) oppure qualifica di  restauratore  di  beni  culturali
riconosciuta ai  sensi  dell'art.  182  del  decreto  legislativo  22
gennaio 2004 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio». 
        D. Funzionario architetto (Codice 04): 
          laurea magistrale in architettura  del  paesaggio  (LM3)  o
Architettura e ingegneria edile architettura  (LM4)  o  Conservazione
dei  beni  architettonici  e  ambientali  (LM10)   o   Pianificazione
territoriale  urbanistica  e  ambientale  (LM48)  ovvero  Scienze   e
tecnologie per l'ambiente e il territorio (LM75) o titoli  equiparati
secondo la normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario di secondo livello, in  materie  attinenti  al  profilo
professionale, previsti dalla legge per lo  svolgimento  dei  compiti
assegnati. 
        E. Funzionario storico dell'arte (Codice 05): 
          laurea magistrale  in  Storia  dell'arte  (LM89)  o  titoli
equiparati secondo la normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario di secondo livello, in  materie  attinenti  al  profilo
professionale, previsti dalla legge per lo  svolgimento  dei  compiti
assegnati. 
        F. Funzionario archeologo (Codice 06): 
          laurea magistrale in archeologia (LM2) o titoli  equiparati
secondo la normativa vigente e in aggiunta 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario di secondo livello, in  materie  attinenti  al  profilo
professionale, previsti dalla legge per lo  svolgimento  dei  compiti
assegnati. 
        G. Funzionario paleontologo (Codice 07): 
          laurea magistrale in Scienze e tecnologie geologiche (LM74)
o Scienze della natura (LM 60) o Biologia  (LM6)  o  Conservazione  e
restauro dei beni culturali (LMR/02) o titoli equiparati  secondo  la
normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario di secondo livello, in materie attinenti al  patrimonio
culturale. 
        H. Funzionario demoetnoantropologo (Codice 08): 
          laurea magistrale in antropologia culturale e etnologia (LM
1) o titoli equiparati secondo la normativa vigente 
        e in aggiunta: 
          diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master
universitario di secondo livello, in  materie  attinenti  al  profilo
professionale, previsti dalla legge per lo  svolgimento  dei  compiti
assegnati. 
    I titoli sopra citati si intendono conseguiti presso  universita'
o altri istituti equiparati della Repubblica italiana. I candidati in
possesso di titolo accademico  rilasciato  da  un  Paese  dell'Unione
europea o da un Paese terzo  sono  ammessi  alle  prove  concorsuali,
purche' il titolo sia stato dichiarato equivalente con  provvedimento
della Presidenza del  Consiglio  dei  ministri -  Dipartimento  della
funzione pubblica, sentito  il  Ministero  dell'universita'  e  della
ricerca, ai sensi dell'art. 38, comma 3, del decreto  legislativo  30
marzo 2001, n. 165, ovvero sia stata attivata la  predetta  procedura
di equivalenza. Il candidato e' ammesso con  riserva  alle  prove  di
concorso  in  attesa  dell'emanazione  di  tale   provvedimento.   La
dichiarazione di equivalenza va acquisita anche nel caso  in  cui  il
provvedimento sia gia' stato ottenuto per la partecipazione ad  altri
concorsi. La  modulistica  e  la  documentazione  necessaria  per  la
richiesta di equivalenza sono reperibili sul sito istituzionale della
Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento  della  funzione
pubblica all'indirizzo internet www.funzionepubblica.gov.it 
      d) idoneita' fisica allo  svolgimento  delle  funzioni  cui  il
concorso   si   riferisce.    Tale    requisito    sara'    accertato
dall'amministrazione interessata prima dell'assunzione in servizio; 
      e) godimento dei diritti civili e politici; 
      f) non essere stati esclusi dall'elettorato politico attivo; 
      g) non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso
una   pubblica   amministrazione   per   persistente    insufficiente
rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti o  licenziati
da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, comma 1,  lettera  d),
del testo unico  delle  disposizioni  concernenti  lo  statuto  degli
impiegati civili dello Stato, approvato con  decreto  del  Presidente
della  Repubblica  10  gennaio  1957,  n.  3   e   ai   sensi   delle
corrispondenti disposizioni  di  legge  e  dei  contratti  collettivi
nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti; 
      h) non aver riportato condanne penali passate in giudicato  per
reati che comportano l'interdizione dai pubblici uffici; 
      i) per i candidati di sesso maschile,  posizione  regolare  nei
riguardi  degli  obblighi  di  leva  secondo  la  vigente   normativa
italiana; 
    2. Per i candidati diversi dai cittadini italiani e dai cittadini
di uno Stato membro dell'Unione europea i precedenti punti e),  f)  e
i) si applicano solo in quanto compatibili. 
    3.  I  candidati  vengono  ammessi  alle  prove  concorsuali  con
riserva, fermo restando quanto previsto dall'art. 14,  comma  4,  del
presente bando di concorso. 
                               Art. 3 
 
                        Procedura concorsuale 
 
    1. Nell'ambito della procedura concorsuale  di  cui  al  presente
bando la  Commissione  interministeriale  RIPAM,  da  ora  in  avanti
Commissione RIPAM, svolge i compiti di cui all'art. 35, comma 5,  del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fatte salve le  competenze
delle commissioni esaminatrici. 
    2. Per l'espletamento della procedura concorsuale, la Commissione
RIPAM,  ferme  le  competenze  delle  commissioni  esaminatrici,   si
avvarra' anche di Formez PA. 
    3. Il concorso sara' espletato in base alla procedura di  seguito
indicata e che si articola attraverso: 
      a) una prova selettiva scritta distinta per i  codici  concorso
di cui al precedente art. 1, comma 1, secondo la disciplina dell'art.
6 (Prova scritta); 
      b) una prova selettiva orale, distinta per i codici concorso di
cui al precedente art. 1, comma 1, secondo la disciplina dell'art.  7
(Prova orale), riservata ai candidati che  hanno  superato  la  prova
scritta di cui alla lettera a); 
      c) la valutazione dei titoli, distinta per i codici concorso di
cui al precedente art. 1, comma  1,  che  verra'  effettuata  con  le
modalita' previste dall'art. 8  (Valutazione  dei  titoli  e  stesura
delle graduatorie di merito), solo a seguito dell'espletamento  della
prova orale con esclusivo riferimento ai candidati  risultati  idonei
alla prova e sulla base delle dichiarazioni rese dagli  stessi  nella
domanda di partecipazione. 
    La  prova  di  cui  alla  precedente  lettera  a)  si   svolgera'
esclusivamente  mediante  l'utilizzo  di  strumenti   informatici   e
piattaforme digitali, anche in  sedi  decentrate  e  anche  con  piu'
sessioni  consecutive  non  contestuali,  assicurando   comunque   la
trasparenza e l'omogeneita' delle  prove  somministrate  in  modo  da
garantire il medesimo grado di selettivita' tra tutti i partecipanti. 
    La prova di cui alla precedente lettera b) puo' essere svolta  in
videoconferenza, attraverso l'utilizzo  di  strumenti  informatici  e
digitali, garantendo comunque l'adozione di  soluzioni  tecniche  che
assicurino  la  pubblicita'  della  stessa  e  l'identificazione  dei
partecipanti, nonche' la sicurezza  delle  comunicazioni  e  la  loro
tracciabilita'. 
    4. La commissione esaminatrice nominata per ciascuno  dei  codici
concorso di cui all'art. 1, comma 1, redigera' la graduatoria  finale
di merito sommando i punteggi conseguiti nella prova  scritta,  nella
prova orale e nella valutazione dei titoli. 
    5. I primi classificati nell'ambito della graduatoria  finale  di
merito, validata ai sensi del successivo art.  10  dalla  Commissione
RIPAM, in numero pari ai  posti  disponibili  e  tenuto  conto  delle
riserve dei posti di cui  al  precedente  art.  1,  saranno  nominati
vincitori   e   assegnati   all'amministrazione    interessata    per
l'assunzione a  tempo  indeterminato,  secondo  quanto  previsto  dal
successivo art. 11 del presente bando. 
                               Art. 4 
 
Pubblicazione del bando e  presentazione  della  domanda.  Termini  e
               modalita'. Comunicazioni ai candidati. 
 
    1. Il presente bando sara' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale  «Concorsi  ed  esami».
Sara'  altresi'  consultabile   sul   Portale   «inPA»,   disponibile
all'indirizzo  internet   «https://www.inpa.gov.it/»   e   sul   sito
istituzionale dell'amministrazione interessata. 
    2. La domanda puo' essere  presentata  per  ciascuno  dei  codici
concorso di cui al precedente art. 1, comma 1.  Il  candidato  dovra'
inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente  per  via
telematica,  autenticandosi  con  SPID/CIE/CNE/eIDAS,  compilando  il
format di candidatura sul Portale «inPA»,  disponibile  all'indirizzo
internet  «https://www.inpa.gov.it/»,  previa   registrazione   sullo
stesso portale. Per la partecipazione al concorso il  candidato  deve
essere in possesso di un indirizzo di posta  elettronica  certificata
(PEC) a lui intestato o di un domicilio digitale.  La  registrazione,
la  compilazione  e  l'invio  on-line  della  domanda  devono  essere
completati entro il termine di trenta giorni  decorrenti  dal  giorno
successivo  a  quello  di  pubblicazione  del  presente  bando  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  -  4ª  Serie  speciale
«Concorsi ed esami». Tale termine  e'  perentorio  e  sono  accettate
esclusivamente e indifferibilmente le  domande  inviate  prima  dello
spirare dello stesso. 
    3.  La  data  di   presentazione   on-line   della   domanda   di
partecipazione al concorso e' certificata e  comprovata  da  apposita
ricevuta scaricabile,  al  termine  della  procedura  di  invio,  dal
Portale «inPA» che, allo scadere del suddetto termine ultimo  per  la
presentazione della  domanda,  improrogabilmente  non  permette  piu'
l'accesso alla procedura di candidatura e l'invio  della  domanda  di
partecipazione. Ai fini della partecipazione al concorso, in caso  di
piu'  invii  della  domanda  di  partecipazione,  si   terra'   conto
unicamente  della  domanda  inviata  cronologicamente   per   ultima,
intendendosi le precedenti integralmente e definitivamente revocate e
private d'effetto. 
    4. Per la partecipazione al concorso deve  essere  effettuato,  a
pena di esclusione, il versamento della quota  di  partecipazione  di
euro 10,00 sulla base delle indicazioni riportate su Portale  «inPA».
Il versamento della quota di partecipazione  deve  essere  effettuato
entro il termine di scadenza di cui al precedente comma 2. Qualora il
candidato intenda  presentare  domanda  di  partecipazione  per  piu'
codici concorso di cui al precedente art. 1, comma 1,  il  versamento
della quota di partecipazione  deve  essere  effettuato  per  ciascun
codice concorsuale. Il contributo di ammissione non e' rimborsabile. 
    5. Nell'apposito modulo di presentazione  della  domanda,  tenuto
conto dell'effettivo possesso dei requisiti che vengono in  tal  modo
autocertificati ai sensi dell'art.  47  del  decreto  del  Presidente
della Repubblica  28  dicembre  2000,  n.  445,  i  candidati  devono
dichiarare negli appositi spazi, a pena di esclusione: 
      a) il cognome e il nome, la  data,  il  luogo  di  nascita,  la
cittadinanza e, se cittadini  italiani  nati  all'estero,  il  comune
italiano nei cui registri di stato civile e' stato trascritto  l'atto
di nascita; 
      b) il codice fiscale; 
      c) la residenza o il domicilio, ove differente dalla residenza,
con l'esatta indicazione del numero di codice di avviamento  postale,
nonche' il recapito telefonico e il  recapito  di  posta  elettronica
certificata (PEC), con l'impegno di far conoscere tempestivamente  le
eventuali variazioni; 
      d) il godimento dei diritti civili e politici; 
      e) di non essere stati esclusi dall'elettorato politico attivo; 
      f) di non essere stati  destituiti  o  dispensati  dall'impiego
presso una pubblica  amministrazione  per  persistente  insufficiente
rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti o  licenziati
da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, comma 1,  lettera  d),
del testo unico  delle  disposizioni  concernenti  lo  statuto  degli
impiegati civili dello Stato, approvato con  decreto  del  Presidente
della  Repubblica  10  gennaio  1957,  n.  3   e   ai   sensi   delle
corrispondenti disposizioni  di  legge  e  dei  contratti  collettivi
nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti; 
      g) di non aver riportato condanne penali passate  in  giudicato
per reati che comportano l'interdizione dai pubblici uffici o di  non
avere procedimenti penali in corso di cui si e' a  conoscenza,  fermo
restando l'obbligo di indicarli in caso contrario; 
      h) di essere in possesso dell'idoneita' fisica all'impiego; 
      i) di essere in regola, secondo la legge italiana, nei riguardi
degli obblighi di leva; 
      j) il possesso dei titoli di studio di cui all'art. 2, comma 1,
lettera c) del presente bando; 
      k)  di  procedere,  ove   necessario,   all'attivazione   della
procedura di equivalenza secondo le  modalita'  e  i  tempi  indicati
nell'art. 2 del presente bando; 
      l)  il  possesso  di  eventuali  titoli  da   sottoporre   alla
valutazione di cui al successivo art. 8 del presente bando; 
      m)  il  possesso  di  eventuali  titoli  preferenziali   o   di
precedenza alla nomina previsti dall'art. 9 del presente bando; 
      n) l'indicazione dell'eventuale titolarita'  delle  riserve  di
cui all'art. 1 del presente bando; 
      o) il codice di concorso di cui all'art. 1, comma 1, per cui si
intende partecipare; 
      p) di aver preso  visione  e  di  accettare  in  modo  pieno  e
incondizionato le informazioni, disposizioni e condizioni del  bando,
ivi incluso l'art. 13 «Trattamento dei dati personali». 
    6. I candidati  dovranno  inoltre  dichiarare  esplicitamente  di
possedere tutti i requisiti di cui all'art. 2 del presente  bando.  I
titoli non espressamente dichiarati nella domanda  di  ammissione  al
concorso non sono presi in considerazione. 
    7. I candidati con disabilita' dovranno specificare, in  apposito
spazio disponibile sul format elettronico, la richiesta di ausili e/o
tempi aggiuntivi in funzione  della  propria  necessita'  che  andra'
opportunamente documentata ed esplicitata con apposita  dichiarazione
resa dalla commissione medicolegale  dell'ASL  di  riferimento  o  da
equivalente struttura pubblica. La concessione  e  l'assegnazione  di
ausili  e/o  tempi  aggiuntivi  sara'  determinata  a   insindacabile
giudizio  della  commissione   esaminatrice,   sulla   scorta   della
documentazione esibita e dell'esame obiettivo di ogni specifico caso.
In ogni caso, i tempi aggiuntivi non eccederanno  il  50%  del  tempo
assegnato per la prova. Tutta  la  documentazione  di  supporto  alla
dichiarazione resa dovra' essere caricata sul Portale «inPA»  durante
la fase di inoltro candidatura quando  richiesto,  i  files  dovranno
essere in formato pdf. Il mancato inoltro di tale documentazione  non
consentira'  a  Formez  PA  di  fornire  adeguatamente   l'assistenza
richiesta. 
    8.   Eventuali    gravi    limitazioni    fisiche    sopravvenute
successivamente alla data di scadenza di cui al precedente  comma  7,
che  potrebbero  prevedere  la  concessione  di  ausili   e/o   tempi
aggiuntivi, dovranno essere documentate con certificazione medica che
sara' valutata dalla  commissione  esaminatrice,  la  cui  decisione,
sulla  scorta  della  documentazione  sanitaria   che   consenta   di
quantificare  il  tempo   aggiuntivo   ritenuto   necessario,   resta
insindacabile e inoppugnabile. Solo ed esclusivamente in questo  caso
la documentazione potra' essere inviata  a  mezzo  posta  elettronica
certificata (PEC) all'indirizzo protocollo@pec.formez.it 
    9.  I  candidati  con   diagnosi   di   disturbi   specifici   di
apprendimento (DSA) dovranno fare esplicita  richiesta,  in  apposito
spazio disponibile sul format elettronico, della misura dispensativa,
dello strumento compensativo e/o dei tempi  aggiuntivi  necessari  in
funzione della propria  esigenza  che  dovra'  essere  opportunamente
documentata ed esplicitata  con  apposita  dichiarazione  resa  dalla
commissione medicolegale dell'ASL di  riferimento  o  da  equivalente
struttura  pubblica.  L'adozione  delle   richiamate   misure   sara'
determinata a insindacabile giudizio della commissione  esaminatrice,
sulla scorta della documentazione esibita e dell'esame  obiettivo  di
ogni  specifico  caso,  e  comunque   nell'ambito   delle   modalita'
individuate dal decreto 12 novembre 2021 del Ministro per la pubblica
amministrazione. In ogni caso, i tempi aggiuntivi non eccederanno  il
50% del tempo assegnato per la  prova.  Tutta  la  documentazione  di
supporto alla dichiarazione resa dovra' essere caricata  sul  Portale
«inPA» durante la fase di inoltro  candidatura  quando  richiesto,  i
files dovranno essere in formato pdf.  Il  mancato  inoltro  di  tale
documentazione non consentira' a Formez PA di  fornire  adeguatamente
l'assistenza richiesta. 
    10.  L'amministrazione  interessata  effettua   controlli   sulla
veridicita'  delle  dichiarazioni  rese   dai   candidati   utilmente
collocati in graduatoria. Qualora il controllo  accerti  la  falsita'
del contenuto delle dichiarazioni, il candidato sara'  escluso  dalla
selezione, ferme restando le sanzioni penali  previste  dall'art.  76
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. 
    11. La mancata esclusione da ognuna delle fasi della procedura di
reclutamento  non  costituisce,  in   ogni   caso,   garanzia   della
regolarita', ne' sana l'irregolarita' della domanda di partecipazione
al concorso. 
    12.  La  Commissione  RIPAM,  Formez   PA   e   l'amministrazione
interessata non sono responsabili in caso di smarrimento o di mancato
recapito delle proprie comunicazioni inviate al candidato quando cio'
sia dipendente da dichiarazioni  inesatte  o  incomplete  rese  dallo
stesso circa  il  proprio  recapito,  oppure  da  mancata  o  tardiva
comunicazione del cambiamento del predetto recapito rispetto a quello
indicato nella domanda, nonche' da eventuali  disguidi  imputabili  a
fatto di terzo, a caso fortuito o forza maggiore. 
    13. Non sono considerate valide le domande redatte, presentate  o
inviate con modalita' diverse da quelle prescritte e quelle compilate
in modo difforme o incompleto rispetto a quanto indicato nel presente
bando di concorso. 
    14. Per le richieste di assistenza  di  tipo  informatico  legate
alla procedura di iscrizione on-line, i candidati  devono  utilizzare
esclusivamente, e previa lettura della guida alla compilazione  della
domanda presente in home page e delle relative FAQ, l'apposito modulo
di assistenza presente  sul  Portale  «inPA».  Non  e'  garantita  la
soddisfazione entro il termine di scadenza previsto per l'invio della
domanda di partecipazione delle  richieste  inviate  nei  tre  giorni
antecedenti il medesimo termine. Le richieste pervenute in  modalita'
differenti da quelle sopra indicate  non  potranno  essere  prese  in
considerazione. 
    15. Ogni  comunicazione  concernente  il  concorso,  compreso  il
calendario della prova scritta, della prova orale e i relativi esiti,
e'  effettuata  attraverso   il   Portale   «inPA»   e/o   sul   sito
http://riqualificazione.formez.it -_Data e luogo di svolgimento della
prova scritta e della prova orale sono resi disponibili  sul  portale
«inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it 
                               Art. 5 
 
                      Commissioni esaminatrici 
 
    1. La Commissione RIPAM nomina la  commissione  esaminatrice  per
ciascun profilo concorsuale o per piu' profili concorsuali di cui  al
precedente art. 1, comma 1,  sulla  base  dei  criteri  previsti  dal
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio  1994,  n.  487.  La
commissione esaminatrice e' competente per l'espletamento di tutte le
fasi del concorso, compresa la formazione delle graduatorie finali di
merito. Alla commissione esaminatrice possono essere aggregati membri
aggiunti per la valutazione della conoscenza della lingua  inglese  e
delle competenze informatiche. 
    2. Secondo quanto disposto  dall'art.  249  del  decretolegge  19
maggio 2020, n. 34,  la  Commissione  esaminatrice  puo'  svolgere  i
propri  lavori  in  modalita'  telematica,  garantendo  comunque   la
sicurezza e la tracciabilita' delle comunicazioni. 
    3. Per lo svolgimento della prova scritta di cui all'art.  6  del
presente bando, la Commissione RIPAM puo' nominare appositi  comitati
di vigilanza. 
    4.  Secondo  quanto  disposto   dall'art.   2,   comma   7,   del
decreto-legge 30 aprile 2022, n.  36,  convertito  con  modificazioni
dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, la  Commissione  RIPAM  nomina  le
commissioni  esaminatrici,  le  sottocommissioni  e  i  comitati   di
vigilanza sulla base di  nominativi  individuati,  nel  rispetto  dei
principi della parita'  di  genere,  attraverso  il  portale  di  cui
all'art. 35-ter del decreto legislativo 30 marzo  2001,  n.  165  tra
soggetti in possesso di requisiti di  comprovata  professionalita'  e
competenza. 
                               Art. 6 
 
                            Prova scritta 
 
    1. La prova scritta,  distinta  per  i  codici  concorso  di  cui
all'art. 1, comma 1, del presente bando consistera' in un test  di 40
quesiti a risposta  multipla  da  risolvere  in  60  minuti,  con  un
punteggio massimo attribuibile di trenta punti e si articolera'  come
segue: 
      a) una parte composta da venticinque quesiti: 
        di cui 10 quesiti comuni a tutti i profili  professionali  di
cui al precedente art. 1, comma 1, diretti a verificare le conoscenze
e le competenze dei candidati nelle materie giuridiche ed  economiche
applicate  all'ambito  del  patrimonio  culturale  e  afferenti  alle
seguenti materie: 
          elementi di diritto pubblico; 
          elementi  di   diritto   amministrativo   con   particolare
riferimento alla disciplina del lavoro pubblico, alle responsabilita'
dei dipendenti pubblici e al procedimento amministrativo; 
          elementi di diritto del patrimonio culturale; 
          elementi di diritto dell'Unione europea; 
          struttura e organizzazione del Ministero della cultura; 
        di cui 15 quesiti, distinti per ciascun profilo professionale
di cui  al  precedente  art.  1,  comma  1,  volti  a  verificare  le
conoscenze rilevanti afferenti alle seguenti materie: 
        A. Profilo  professionale  funzionario  archivista  di  Stato
(Codice 01): 
          archivistica; 
          tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della
pubblica  fruizione,  del  patrimonio  archivistico,  nonche'   degli
archivi, correnti e di deposito, dello Stato. 
        B. Profilo professionale  funzionario  bibliotecario  (Codice
02): 
          biblioteconomia e beni librari; 
          tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della
pubblica  fruizione,  del  patrimonio  bibliografico,  nonche'  delle
biblioteche dello Stato. 
        C.    Profilo    professionale    funzionario    restauratore
conservatore (Codice 03): 
          restauro del patrimonio culturale  complessivamente  inteso
(storico, librario, archivistico e archeologico). 
        D. Profilo funzionario architetto (Codice 04): 
          architettura e beni architettonici; 
          tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della
pubblica fruizione, del patrimonio architettonico e paesaggistico. 
        E. Profilo funzionario storico dell'arte (Codice 05): 
          storia dell'arte e beni di interesse storico ed artistico; 
          tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della
pubblica fruizione, del patrimonio storico - artistico. 
        F. Profilo funzionario archeologo (Codice 06): 
          archeologia  e  beni  archeologici,   anche   in   ambiente
subacqueo, nonche' archeologia preventiva; 
          tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della
pubblica fruizione, del patrimonio archeologico. 
        G. Profilo funzionario paleontologo (Codice 07): 
          paleontologia; 
          tutela,  conservazione  e  valorizzazione  del   patrimonio
geopaleontologico. 
        H.  Profilo  professionale  funzionario   demoetnoantropologo
(Codice 08): 
          antropologia  culturale   e   beni   demoetnoantropologici,
materiali ed immateriali. 
      A ciascuna risposta e' attribuito il seguente punteggio: 
        risposta esatta: + 0,75 punti; 
        mancata risposta: 0 punti; 
        risposta errata: -0,25 punti. 
      b) una parte  composta  da 8  quesiti  volti  a  verificare  la
capacita' logicodeduttiva e di ragionamento criticoverbale. 
    A ciascuna risposta e' attribuito il seguente punteggio: 
      risposta esatta: + 0,75 punti; 
      mancata risposta: 0 punti; 
      risposta errata: -0,25 punti. 
      c) una parte composta  da 7  quesiti  situazionali  relativi  a
problematiche organizzative e gestionali ricadenti nell'ambito  degli
studi  sul  comportamento  organizzativo.  I  quesiti   descriveranno
situazioni di lavoro, rispetto alle  quali  si  intende  valutare  la
capacita' di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere,  tra
alternative predefinite di possibili corsi d'azione, quale  ritengano
piu' adeguata. 
    A ciascuna risposta e' attribuito  in  funzione  del  livello  di
efficacia il seguente punteggio: 
      risposta piu' efficace: + 0,75 punti; 
      risposta neutra: + 0,375 punti; 
      risposta meno efficace: 0 punti. 
    2. La prova si intende superata  se  e'  raggiunto  il  punteggio
minimo di 21/30 (ventuno/trentesimi). 
    3.  Ogni  comunicazione  concernente  la   prova,   compreso   il
calendario e il relativo esito, e' effettuata attraverso  il  Portale
«inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it -_La data e  il
luogo di svolgimento della prova, nonche' le  misure  per  la  tutela
della  salute  pubblica  previste  dal  vigente  protocollo  per   lo
svolgimento dei concorsi pubblici, sono resi disponibili sul  Portale
«inPA» e/o sul sito  http://riqualificazione.formez.it  almeno  dieci
giorni prima della data stabilita per lo svolgimento della stessa. 
    4. Non e' prevista la pubblicazione della banca dati dei  quesiti
prima dello svolgimento della prova. 
    5. I candidati regolarmente iscritti  on-line,  che  non  abbiano
avuto comunicazione dell'esclusione dal concorso e  siano  in  regola
con il versamento  della  quota  di  partecipazione,  sono  tenuti  a
presentarsi per sostenere la prova scritta nella sede, nel  giorno  e
nell'ora   indicati    sul    Portale    «inPA»    e/o    sul    sito
http://riqualificazione.formez.it nel pieno rispetto delle misure  di
contrasto alla pandemia e di  prevenzione  del  contagio  da  COVID19
previste dal vigente  protocollo  per  lo  svolgimento  dei  concorsi
pubblici. I candidati devono presentarsi con un valido  documento  di
riconoscimento, il  codice  fiscale  e  la  ricevuta  rilasciata  dal
sistema informatico  al  momento  della  compilazione  on-line  della
domanda. 
    6. L'assenza dalla sede di svolgimento della prova nella  data  e
nell'ora stabilita, per qualsiasi causa,  ancorche'  dovuta  a  forza
maggiore, nonche' la violazione delle  misure  per  la  tutela  della
salute pubblica previste dal vigente protocollo  per  lo  svolgimento
dei concorsi pubblici, comporta l'esclusione dal concorso. 
    7. Eventuali indicazioni specifiche in  ordine  alla  prova  sono
definite dalla commissione esaminatrice e  comunicate  attraverso  il
portale «inPA» e/o sul sito http://riqualificazione.formez.it 
    8. I candidati ammessi a  sostenere  la  prova  scritta  hanno  a
disposizione strumenti informatici e digitali. Al termine  del  tempo
previsto  per  la  prova,  il  sistema  interrompe  la  procedura  ed
acquisisce definitivamente le risposte fornite dal candidato  fino  a
quel momento. Fino  all'acquisizione  definitiva  il  candidato  puo'
correggere le risposte gia' date. La correzione della prova da  parte
delle commissioni esaminatrici avviene con modalita'  che  assicurano
l'anonimato del candidato, utilizzando strumenti digitali. Al termine
delle operazioni viene  formulato  apposito  elenco  sulla  base  del
punteggio conseguito  e  l'esito  della  prova  e'  reso  disponibile
mediante   pubblicazione   sul   Portale   «inPA»   e/o   sul    sito
http://riqualificazione.formez.it 
    9. Durante la  prova  i  candidati  non  possono  in  alcun  modo
comunicare tra loro e non possono  introdurre  nella  sede  di  esame
carta da scrivere,  pubblicazioni,  raccolte  normative,  vocabolari,
testi, appunti di qualsiasi  natura  e  telefoni  cellulari  o  altri
dispositivi mobili idonei alla memorizzazione o trasmissione  dati  o
allo svolgimento di calcoli matematici. In caso di violazione di tali
disposizioni la commissione esaminatrice o il comitato di  vigilanza,
ove presente, dispone l'immediata esclusione dal concorso. 
                               Art. 7 
 
                             Prova orale 
 
    1. L'avviso di convocazione per la prova  orale,  contenente  gli
elenchi degli ammessi alla medesima prova selettiva e il  diario  con
l'indicazione della sede, del giorno e dell'ora in cui si  svolgera',
per ciascun codice concorsuale  di  cui  all'art.  1,  comma  1,  del
presente bando,  e'  pubblicato  sul  Portale  «inPA»  e/o  sul  sito
http://riqualificazione.formez.it almeno venti giorni prima  del  suo
svolgimento. L'avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti. 
    2. La prova selettiva orale, distinta per codici concorso di  cui
al  precedente  art.  1,  comma   1,   consiste   in   un   colloquio
interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e  la  capacita'
professionale dei candidati nelle materie della prova scritta di  cui
all'art. 6 del presente bando. 
    3. In sede di prova orale si procede altresi' all'accertamento: 
      della  conoscenza   della   lingua   inglese   attraverso   una
conversazione che accerti il livello di  competenze  linguistiche  di
livello almeno A2 del Quadro Comune europeo  di  riferimento  per  le
lingue; 
      della conoscenza e dell'uso delle tecnologiche  informatiche  e
delle tecnologie dell'informazione  e  della  comunicazione,  nonche'
delle competenze digitali. 
    4. La commissione esaminatrice, d'intesa con la Commissione RIPAM
e avvalendosi del supporto  tecnico  di  Formez  PA,  si  riserva  di
pubblicare     sul     Portale     «inPA»      e/o      sul      sito
http://riqualificazione.formez.it contestualmente alla  pubblicazione
dell'avviso di convocazione per la prova orale, eventuali indicazioni
di dettaglio in merito al suo svolgimento. 
    5. Alla prova selettiva orale e' assegnato un  punteggio  massimo
di 30 punti e la prova si intendera' superata se e'  stato  raggiunto
il punteggio minimo di 21/30 (ventuno/trentesimi). 
                               Art. 8 
 
 Valutazione dei titoli e stesura delle graduatorie finali di merito 
 
    1. La valutazione dei titoli, distinta per i codici  concorso  di
cui al  precedente  art.  1,  comma  1,  e'  effettuata  da  ciascuna
commissione esaminatrice, anche mediante  il  ricorso  a  piattaforme
digitali, dopo lo svolgimento della prova  orale  nei  confronti  dei
soli candidati che hanno superato la stessa. 
    2. La valutazione e' effettuata sulla base dei titoli  dichiarati
dai candidati negli appositi spazi della  domanda  di  ammissione  al
concorso. Tutti i titoli di cui il candidato richiede la  valutazione
devono  essere  posseduti  alla  data  di  scadenza  del  termine  di
presentazione della domanda di cui al presente bando.  Sono  valutati
solo  i  titoli  inseriti  negli  appositi  spazi  della  domanda  di
ammissione al concorso e completi di tutte le informazioni necessarie
per la valutazione. 
    3.  Ai  titoli  di  studio  e'  attribuito  un   valore   massimo
complessivo di 10 punti sulla base dei seguenti criteri: 
      1,5  punti  per  votazione  da  centosette  a   centodieci   su
centodieci con riferimento al voto di laurea relativo  al  titolo  di
studio conseguito con miglior profitto nell'ambito  di  quelli  utili
per l'ammissione al concorso; 
      ulteriori 0,5 punti in caso di votazione  con  lode  conseguita
per il titolo di cui al punto precedente; 
      1,5 punti per ogni diploma di laurea,  laurea  specialistica  o
laurea  magistrale  non  indicato  quale  requisito  ai  fini   della
partecipazione al concorso; 
      1 punto per ogni laurea  triennale  con  esclusione  di  quelle
propedeutiche alla laurea specialistica o laurea magistrale  indicata
quale requisito ai fini della partecipazione o  gia'  ricompresa  nel
punto precedente; 
      2,5 punti  per  ogni  dottorato  di  ricerca  ulteriore  e  non
indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso; 
      2 punti per ogni diploma di specializzazione  ulteriore  e  non
indicato quale requisito ai fini della partecipazione al concorso; 
      2 punti per il diploma di alta specializzazione e  ricerca  nel
patrimonio  culturale  rilasciato   ai   sensi   dell'art.   67   del
decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 non indicato quale  requisito  ai
fini della partecipazione al concorso; 
      1 punto  per  ogni  master  universitario  di  secondo  livello
ulteriore e non indicato quale requisito ai fini della partecipazione
al concorso. 
    4.  Ai  titoli  di  servizio  e'  attribuito  un  valore  massimo
complessivo  di  20 punti,  in  base   all'esperienza   professionale
maturata alla data di scadenza dei termini per la presentazione della
domanda di partecipazione, sulla base dei seguenti criteri: 
      1 punto per ogni anno di esperienza professionale maturata  con
qualunque tipologia contrattuale presso una pubblica  amministrazione
di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, in  attivita'  lavorative  specificamente  riferite  al  profilo
professionale per cui si concorre, per un massimo di 10 punti; 
      5 punti per ogni semestre di esperienza professionale acquisita
mediante attivita' di tirocinio presso  il  Ministero  della  cultura
nell'ambito dei programmi previsti ai sensi dell'art. 2, comma 5-bis,
del decretolegge 28 giugno 2013, n. 76, convertito con  modificazioni
dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 e dell'art. 2  del  decreto-legge  8
agosto 2013, n.  91,  convertito  con  modificazioni  dalla  legge  7
ottobre 2013, n. 112, fino ad un massimo di 10 punti. 
    Nel caso  di  periodi  inferiori  all'anno,  per  ciascuna  delle
suddette  tipologie  di  titoli  di  servizio,  il  punteggio   sara'
attributo proporzionalmente (quindi per dodicesimi) considerando come
mese intero frazioni  di  mese  superiori  a quindici  giorni  e  non
conteggiando quelle inferiori. 
    5. Ultimata la prova selettiva orale di cui al precedente art. 7,
le commissioni esaminatrici stileranno le relative graduatorie finali
di merito per ciascun codice concorso di cui all'art. 1, comma 1, del
presente bando, sulla base del punteggio  complessivo  conseguito  da
ciascun candidato nella  prova  scritta,  nella  prova  orale  e  del
punteggio attribuito in sede di valutazione  dei  titoli  di  cui  al
presente articolo. 
    6. Le graduatorie finali di merito  sono  trasmesse  da  ciascuna
commissione esaminatrice alla Commissione RIPAM. 
                               Art. 9 
 
                       Preferenze e precedenze 
 
    1. A parita' di merito, ai sensi  dell'art.  5  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, sono preferiti: 
      a) gli insigniti di medaglia al valor militare; 
      b) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 
      c) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 
      d) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore  pubblico  e
privato; 
      e) gli orfani di guerra; 
      f) gli orfani di caduti per fatto di guerra; 
      g) gli orfani di caduti per servizio  nel  settore  pubblico  e
privato; 
      h) i feriti in combattimento; 
      i) gli insigniti di croce di guerra  o  di  altra  attestazione
speciale di merito di guerra nonche' i capi di famiglia numerosa; 
      j)  i  figli  dei  mutilati  e  degli  invalidi  di  guerra  ex
combattenti; 
      k) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 
      l) i figli dei mutilati  e  degli  invalidi  per  servizio  nel
settore pubblico e privato; 
      m) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non  risposati  e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; 
      n) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non  risposati  e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra; 
      o) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non  risposati  e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico o privato; 
      p)  coloro  che  abbiano  prestato   servizio   militare   come
combattenti; 
      q) coloro che abbiano prestato lodevole  servizio  a  qualunque
titolo, per non meno di un anno, nel l'amministrazione che ha indetto
il concorso; 
      r) i coniugati ed i non coniugati con riguardo  al  numero  dei
figli a carico; 
      s) gli invalidi e i mutilati civili; 
      t) i militari volontari  delle  forze  armate  congedati  senza
demerito al termine della ferma o rafferma. 
    2. Costituiscono, altresi', titoli di  preferenza  a  parita'  di
merito: 
      a) avere svolto, con esito  positivo,  l'ulteriore  periodo  di
perfezionamento presso l'Ufficio per il processo ai sensi del  l'art.
16-octies, comma 1-quater, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre  2012,  n.  221,
come modificato dall'art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,
convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; 
      b) avere completato, con esito positivo, il  tirocinio  formati
vo presso gli Uffici giudiziari ai sensi del l'art. 37, comma 11, del
decreto-legge 6 luglio 2011,  n.  98,  convertito  con  modificazioni
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non facendo parte del l'U ffi
ci o per il processo, cosi' come indicato dall'art. 16-octies,  comma
1-quinques, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con
modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,  come  modificato
dall'art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito  con
modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. 
    3. A parita' di merito e di titoli,  ai  sensi  dell'art.  5  del
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio  1994,  n.  487,  la
preferenza e' determinata: 
      a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente  dal  fatto
che il candidato sia coniugato o meno; 
      b) dall'aver prestato lodevole servizio  nelle  amministrazioni
pubbliche. 
    Costituisce, altresi', titolo di preferenza a parita' di merito e
di titoli l'avere svolto, con esito positivo,  lo  stage  presso  gli
uffici giudiziari ai sensi del l'art. 73, comma 14, del decreto-legge
21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. 
    4. Se a conclusione delle operazioni di  valutazione  dei  titoli
preferenziali due o piu' candidati si collocano in pari posizione, e'
preferito il candidato piu' giovane di eta' ai sensi  del  l'art.  2,
comma 9, della legge 16 giugno 1998, n. 191 che ha modificato  l'art.
3, comma 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127. 
    5. I predetti  titoli  devono  essere  posseduti  al  termine  di
scadenza per la presentazione della domanda ed  essere  espressamente
dichiarati nella domanda di ammissione alle prove  concorsual  i,  da
cui deve risultare il possesso dei titoli di preferenza alla data  di
scadenza del termine utile per  la  presentazione  della  domanda  di
ammissione al concorso. 
                               Art. 10 
 
Validazione e  pubblicita'  delle  graduatorie  finali  di  merito  e
                comunicazione dell'esito del concorso 
 
    1. Le graduatorie finali di merito, per ciascun  codice  concorso
di cui all'art. 1, comma 1, del presente bando saranno validate dalla
Commissione RIPAM e  trasmesse  all'amministrazione  interessata.  Le
predette graduatorie saranno pubblicate sul Portale  «inPA»  e/o  sul
sito  http://riqualificazione.formez.it  e  sul  sito   istituzionale
dell'amministrazione interessata. 
    2.  L'avviso  relativo   alla   avvenuta   validazione   e   alla
pubblicazione  delle  predette  graduatorie  sara'  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana -  4ª  Serie  speciale
«Concorsi ed esami». 
    3. Ogni comunicazione ai candidati sara' in ogni caso  effettuata
mediante pubblicazione di specifici avvisi sul Portale «inPA» e/o sul
sito  http://riqualificazione.formez.it  -_Tale  pubblicazione  avra'
valore di notifica a tutti gli effetti. 
    4. Avverso la graduatoria finale di merito e' ammesso ricorso  in
sede giurisdizionale al Tribunale  amministrativo  regionale  per  il
Lazio entro sessanta giorni dalla data  di  pubblicazione  o  ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi  giorni
dalla stessa data. 
                               Art. 11 
 
                       Assunzione in servizio 
 
    1. Ai candidati vincitori e' data  comunicazione  dell'esito  del
concorso attraverso la  pubblicazione  della  graduatoria  finale  di
merito. L'assunzione dei vincitori avviene compatibilmente ai  limiti
imposti dalla vigente normativa in materia di  vincoli  finanziari  e
regime delle assunzioni. I candidati vincitori, secondo  l'ordine  di
graduatoria,  sono  assegnati  alle  sedi  di  destinazione  indicate
dall'amministrazione interessata scelte sulla base  delle  preferenze
espresse,  fermo  restando  il  possesso  dei  requisiti   prescritti
dall'art. 2 del presente bando.  I  candidati  a  pena  di  decadenza
devono effettuare la scelta esclusivamente  attraverso  le  modalita'
che   saranno   indicate   sul   Portale   «inPA»   e/o   sul    sito
http://riqualificazione.formez.it    -_In    caso     di     rinuncia
all'assunzione da parte dei vincitori o di dichiarazione di decadenza
dei medesimi subentreranno i primi idonei in ordine di graduatoria. 
    2. I candidati dichiarati  vincitori  dei  concorsi  oggetto  del
presente bando saranno assunti a tempo indeterminato nei  profili  di
cui all'art. 1, comma 1, del personale del  Ministero  della  cultura
nell'Area    III,    posizione    economica    F1,    con     riserva
dell'amministrazione  di  controllare  il   possesso   e   la   piena
corrispondenza dei requisiti e dei titoli dichiarati nella domanda di
partecipazione,   secondo   la   disciplina   vigente   al    momento
dell'immissione in servizio. 
    3. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato  viene  instaurato
mediante la stipula  di  contratto  individuale  di  lavoro.  Non  si
procede all'instaurazione del rapporto di lavoro  nei  confronti  dei
candidati che abbiano superato  il  limite  di  eta'  previsto  dalla
vigente normativa in materia. 
                               Art. 12 
 
                          Accesso agli atti 
 
    1. I candidati possono esercitare il diritto di accesso agli atti
della procedura concorsuale ai sensi delle  vigenti  disposizioni  di
legge. 
    2.  Ai  candidati  che  sosterranno  la   prova   scritta   sara'
consentito, mediante  l'apposito  sistema  telematico  «atti  online»
disponibile  sul  sito  http://riqualificazione.formez.it  e   previa
attribuzione  di  password  personale  riservata,  accedere  per  via
telematica agli atti concorsuali relativi ai propri elaborati. 
    3. Con la presentazione  della  domanda  di  partecipazione  alla
presente procedura, il candidato dichiara di essere  consapevole  che
eventuali richieste di accesso agli atti da  parte  dei  partecipanti
saranno evase da Formez PA, previa informativa ai titolari  di  tutti
gli atti oggetto  delle  richieste  e  facenti  parte  del  fascicolo
concorsuale del candidato. A  tal  fine  i  candidati,  nel  caso  di
legittimo esercizio del diritto di accesso, autorizzano la visione  e
l'estrazione di copie degli atti inerenti alla procedura medesima. 
    4. Per le spese di segreteria e/o di riproduzione degli atti  non
consultabili on-line con le proprie  credenziali,  i  candidati  sono
tenuti a versare la quota prevista dal «Regolamento per l'accesso  ai
documenti formati o detenuti da Formez  PA  e  a  quelli  oggetto  di
pubblicazione» disponibile sul sito http://riqualificazione.formez.it
secondo le modalita' ivi previste. All'atto  del  versamento  occorre
indicare la causale  «Accesso  agli  atti -  concorso  pubblico,  per
titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di
518 (cinquecentodiciotto) unita'  di  personale  non  dirigenziale  a
tempo indeterminato da inquadrare nell'Area III, posizione  economica
F1  nei  ruoli  del  Ministero  della  cultura,  ad  eccezione  della
Provincia di Bolzano».  La  ricevuta  dell'avvenuto  versamento  deve
essere esibita al momento della presentazione presso la  sede  Formez
PA di Roma per la visione e riproduzione degli atti richiesti. 
    5. Il Responsabile unico del procedimento  e'  l'Area  produzione
preposta alle attivita' RIPAM. 
                               Art. 13 
 
                   Trattamento dei dati personali 
 
    1.  I  dati  raccolti  con  la  domanda  di  partecipazione  alla
procedura di selezione saranno trattati nel  rispetto  della  vigente
normativa  specifica,  esclusivamente  per  le   finalita'   connesse
all'espletamento della procedura stessa e per le successive attivita'
inerenti all'eventuale procedimento di assunzione. 
    2. I dati  forniti  dai  candidati  per  la  partecipazione  alla
selezione pubblica potranno essere inseriti in apposite banche dati e
potranno essere trattati e conservati, nel  rispetto  degli  obblighi
previsti dalla normativa vigente e per il tempo  necessario  connesso
alla gestione della  procedura  selettiva  e  delle  graduatorie,  in
archivi informatici e/o cartacei  per  i  necessari  adempimenti  che
competono alla Commissione RIPAM,  alle  commissioni  esaminatrici  e
all'amministrazione destinataria del presente bando, anche in  ordine
alle  procedure  assunzionali,  nonche'  per  adempiere  a  specifici
obblighi imposti da leggi, regolamenti e dalla normativa comunitaria. 
    3. Il conferimento dei dati  e'  obbligatorio  e  il  rifiuto  di
fornire gli stessi comportera' l'impossibilita'  di  dar  corso  alla
valutazione della domanda di partecipazione alla  selezione,  nonche'
agli adempimenti conseguenti e inerenti alla procedura concorsuale. 
    4. I dati personali in questione saranno trattati,  nel  rispetto
delle vigenti disposizioni di  legge,  con  l'impiego  di  misure  di
sicurezza atte a garantire la riservatezza del  soggetto  interessato
cui i dati si riferiscono. 
    5. Il titolare del  trattamento  dei  dati  e'  l'amministrazione
destinataria del presente bando nella persona del direttore  generale
del personale pro tempore. Il responsabile del trattamento e'  Formez
PA, con sede legale e amministrativa in viale  Marx,  n.  15 -  00137
Roma e, per esso, il dirigente dell'Area obiettivo RIPAM.  Incaricati
del trattamento sono le persone preposte alla procedura di  selezione
individuate da Formez PA nell'ambito della procedura medesima. 
    6. I dati personali potranno essere comunicati ad altri  soggetti
pubblici e privati quando cio' e' previsto da disposizioni di legge o
di regolamento ovvero dal presente bando. 
    7. I dati personali potranno essere  oggetto  di  diffusione  nel
rispetto delle delibere dell'Autorita' Garante per la protezione  dei
dati personali. La graduatoria, approvata dagli organi competenti  in
esito alla selezione, verra'  diffusa  mediante  pubblicazione  nelle
forme previste dalle norme in materia e, nel rispetto dei principi di
pertinenza    e     non     eccedenza,     attraverso     il     sito
http://riqualificazione.formez.it    e/o    attraverso    il     sito
istituzionale  dell'amministrazione  interessata   dal   procedimento
selettivo. 
    8. L'interessato potra' esercitare, alle condizioni e nei  limiti
di cui al regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo,  i  diritti
previsti dagli articoli 15 e seguenti indicati di seguito:  l'accesso
ai propri dati personali, la rettifica o la cancellazione  dei  dati,
la  limitazione  del   trattamento,   la   portabilita'   dei   dati,
l'opposizione  al  trattamento.   L'interessato   potra',   altresi',
esercitare il diritto di proporre reclamo all'Autorita'  Garante  per
la protezione dei dati personali. 
                               Art. 14 
 
                        Norme di salvaguardia 
 
    1. Per quanto non previsto dal presente bando trova applicazione,
in quanto compatibile, la normativa nazionale vigente in materia. 
    2. Alla procedura concorsuale oggetto del presente bando  non  si
applica - tenuto conto della specialita' della  procedura  alla  luce
delega conferita ai sensi dell'art. 35, comma 5, decreto  legislativo
30 marzo 2011, n. 165 - la disciplina  regolamentare  in  materia  di
concorsi dell'amministrazione destinataria del presente bando. 
    3.  Avverso  il  presente  bando  e'  ammesso  ricorso  in   sede
giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale  per  il  Lazio
entro  sessanta  giorni  dalla  data  di  pubblicazione   o   ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi  giorni
dalla stessa data. 
    4. Resta ferma la facolta' della Commissione  RIPAM  di  disporre
con provvedimento motivato,  in  qualsiasi  momento  della  procedura
concorsuale, l'esclusione dal concorso  per  difetto  dei  prescritti
requisiti,  per  la  mancata   o   incompleta   presentazione   della
documentazione prevista o in esito  alle  verifiche  richieste  dalla
medesima procedura concorsuale. 
      Roma, 2 novembre 2022 
 
             Per il Dipartimento della funzione pubblica 
                                Fiori 
 
           Per il Ministero dell'economia e delle finanze 
                              Castaldi 
 
                    Per il Ministero dell'interno 
                              Perrotta