“La questione delle aggressioni al personale sanitario, infermieristico e medico va affrontata in maniera seria e approfondita. Barbara Capovani, psichiatra di 55 anni, a Pisa, è morta per mano di un suo ex paziente, massacrata a colpi di spranga. E’ una tragedia immane che doveva essere evitata. E’ un problema che, purtroppo, non riguarda solo i servizi psichiatrici ma anche i presidi sanitari di emergenza, come ci riporta la cronaca degli ultimi mesi. La psichiatria ha bisogno di norme ma anche di strutture idonee per gestire il problema dei pazienti psichiatrici che hanno commesso un reato. C’è bisogno di un intervento normativo: è necessario rivedere i rapporti tra gli attori coinvolti e distinguere tra l’ambito della sicurezza e quello delle cure. Non possiamo scaricare sulle spalle dei medici psichiatrici responsabilità e compiti che, invece, riguardano l’ordine pubblico”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “Condivido il grido di allarme di Roberto Lezzi, direttore dell’Unità di Psichiatria dell’Usl 6 Euganea”, evidenzia il parlamentare che annuncia un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute Orazio Schillaci. “Chiediamo al Governo come intenda intervenire e se non ritenga valutare un intervento normativo volto, fra l’altro, anche ad a inasprire le sanzioni previste per contrastare le aggressioni a medici e sanitari, prevedendo un aggravante specifico”. “Serve un deterrente contro chi compie questi terribili atti. I numeri sono impietosi: solo nel 2022 ci sono state 179 segnalazioni negli ospedali dell’Usl 6 Euganea”, sottolinea De Poli. “Vorrei esprimere solidarietà a tutti i direttori di Dipartimento di salute mentale italiani che oggi osserveranno due minuti di silenzio”, conclude.