Quarant’anni dal primo trapianto di cuore in Italia

Oggi ho avuto l’onore di promuovere e ospitare in Senato della Repubblica, nella prestigiosa Sala Koch, un incontro dedicato a una ricorrenza di grande valore: i 40 anni dal primo trapianto di cuore in Italia, realizzato a Padova dal professor Vincenzo Gallucci nella notte tra il 13 e il 14 novembre 1985.

Un anniversario che non appartiene solo alla storia della medicina, ma anche alla storia civile e scientifica del nostro Paese.
Un momento che ha segnato l’inizio di una nuova era per la cardiochirurgia italiana.


Un incontro tra scienza, memoria e futuro

Ho avuto il piacere di accogliere e ringraziare tre relatori che, con le loro testimonianze e competenze, hanno contribuito a dare profondità all’evento:

  • Prof. Gino Gerosa, direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia dell’Università di Padova e del Centro di Cardiochirurgia “Gallucci”;

  • Gianfranco Natoli, autore dei volumi L’orologio degli orologi e Vincenzo Gallucci: l’uomo, la scienza e il coraggio;

  • Andrea Bruttocao, presidente del Lions Club di Piove di Sacco, promotore della pubblicazione dedicata all’orologio astronomico di Piazza dei Signori.

L’incontro è stato l’occasione per ricordare la straordinaria figura del professor Gallucci, il suo coraggio, la sua visione e il contributo decisivo che ha dato alla medicina italiana.
Grazie a lui, e a chi ha creduto nella ricerca, oggi il nostro Paese è un punto di riferimento nella trapiantologia.

I numeri lo confermano: 413 trapianti di cuore nel 2024, un record; 376 nei primi dieci mesi del 2025.
Ma restano 802 pazienti in lista d’attesa: dietro ogni numero, una persona e una famiglia che aspettano una speranza.
Per questo ho ribadito che la sensibilizzazione alla donazione è un dovere morale.


Jacopo Dondi e Vincenzo Gallucci: Padova, capitale della scienza

Durante l’evento abbiamo presentato anche il volume L’orologio degli orologi, dedicato al celebre orologio astronomico di Piazza dei Signori, capolavoro del medico e astronomo Jacopo Dondi.

Due figure – Dondi e Gallucci – lontane nel tempo, ma unite da una stessa eredità: fare di14 Padova un faro internazionale della conoscenza e dell’innovazione scientifica.

Il ricavato del volume finanzierà una borsa di ricerca dedicata proprio alla memoria del professor Gallucci: un modo concreto per sostenere i giovani e la scienza del futuro.


Investire nei giovani, investire nel Paese

Durante il mio intervento ho richiamato anche il ruolo essenziale delle università come luoghi di ricerca e confronto.
L’Italia forma talenti straordinari: dobbiamo creare le condizioni perché possano rimanere e contribuire alla crescita del Paese.

La scienza avanza se diamo alle nuove generazioni radici solide e opportunità reali.


Un grazie a tutti

Ringrazio i relatori, le istituzioni, i Lions di Piove di Sacco e tutti coloro che hanno partecipato e collaborato alla riuscita di questo evento.

Celebrare i quarant’anni del primo trapianto di cuore in Italia significa celebrare il valore della ricerca, della donazione e dell’impegno civile.
Significa ricordare che la scienza è, prima di tutto, un atto d’amore verso la vita.

Antonio

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