(AGI) – Roma, 26 ago. – “Da sempre denunciamo con forza che il reddito di cittadinanza e’ un provvedimento che contiene in se’ delle storture. La nostra proposta e’ di utilizzare le risorse del ‘reddito’ per tagliare il costo del lavoro a beneficio di imprese e lavoratori e, di riflesso, agevolare le assunzioni”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli. “Dobbiamo porre un freno a politiche assistenzialiste e, al contrario, guardare avanti e investire sul futuro. Gli italiani chiedono di lavorare e non di stare a casa sul divano. Favorire l’occupazione e’ lo strumento principale che oggi si puo’ mettere in campo per contrastare la poverta’”, aggiunge De Poli. “Fra l’altro, e’ semplicemente assurdo e incomprensibile che un lavoratore, in caso di contatto con un positivo, quindi in quarantena, non percepisca l’indennita’ di malattia, come prevede la circolare INPS del 6 agosto scorso. Chiediamo al ministro dell’Economia Franco e al ministro del Lavoro, Orlando, di porre rimedio a questo vulnus normativo. Il mancato finanziamento del relativo fondo per il 2021, come ha denunciato Il Sole 24 Ore, rischia di costare caro a imprese e lavoratori. Secondo i calcoli di Unimpresa, se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sara’ un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per 10 giorni di assenza che diventano 1.000 euro per 15 giorni. Il Governo ponga rimedio: tuteliamo i diritti dei lavoratori”, conclude. (AGI)Fri 261645 AGO 21 NNNN