

“Il mancato raggiungimento del quorum al referendum rappresenta un fatto politico rilevante che deve far riflettere. L’UDC ha votato ‘no’ con coerenza, perché i quesiti proposti erano sbagliati nel merito e pericolosi nella prospettiva. Ma ciò che emerge con forza è la crescente disaffezione dei cittadini, sempre più lontani da un dibattito politico percepito come autoreferenziale, ideologico e poco attento ai problemi concreti delle famiglie, delle imprese, dei territori. Ancora una volta, il centrosinistra ha tentato di piegare uno strumento nobile come il referendum a fini di pura propaganda, cercando di colpire il governo attraverso un’operazione strumentale e divisiva. Un errore grave, che ha prodotto l’effetto opposto: ha svuotato ulteriormente il significato dell’istituto referendario, allontanando i cittadini da una partecipazione che invece andrebbe ricostruita su basi serie e condivise.Oggi più che mai serve responsabilità da parte della politica: riportiamo il confronto sui contenuti e costruiamo proposte che parlino davvero alla vita quotidiana degli italiani, a partire dal lavoro, dalla sanità, dalla sicurezza e dal sostegno alle famiglie. È su questi terreni che si misura la credibilità delle istituzioni, non sulle forzature di piazza o sulle scorciatoie tattiche che hanno portato al fallimento politico i partiti di centrosinistra”: lo dichiara in una nota il senatore dell’Udc Antonio De Poli.




















