Salve a tutti,
al termine di una settimana politica, in cui una parola-chiave – “scissione” – ha occupato pagine e pagine della stampa quotidiana, è difficile parlare in positivo.
Archiviata la scissione del Pd – alle prese, ormai da mesi, troppi mesi, con un congresso permanente, ci auguriamo che la politica possa tornare ad occuparsi dei problemi concreti degli italiani.
Ieri, nel corso di un convegno qui in Senato, è stato proprio il presidente del Senato Pietro Grasso a lanciare un monito chiaro e forte a tutte le forze politiche presenti in Parlamento.
Cito le parole del presidente Grasso: “Nell’atmosfera così turbolenta di questi mesi la politica appare spesso più interessata alle proprie vicende e ai prossimi impegni elettorali piuttosto che alle difficoltà, ai diritti e alle aspirazioni dei cittadini. Pensare al futuro del paese è il dovere più importante, ma anche più negletto della politica”.
Condivido pienamente queste parole. Bisogna porre fine alle incertezze che danneggiano il Paese e lavorare, con serietà e concretezza, affinché la politica smetta di essere autoreferenziale.
Il Governo deve affrontare le urgenze aperte sul tavolo, a partire dal terremoto, dalla questione povertà (martedì prossimo, in Aula, l’esame del ddl povertà licenziato in settimana in Commissione Lavoro) e dall’emergenza disoccupazione. I dati pubblicati proprio ieri dall’Inps sono chiari: +82mila contratti a tempo determinato in più, il 91% in meno rispetto ai 933mila del 2015. La flessione è significativa. Incentivi dimezzati e nuovi posti di lavoro dimezzati. Questa è la fotografia realizzata dall’INPS.
In questo quadro è importante rafforzare gli strumenti degli ammortizzatori sociali, da un lato, e mettere in campo un sistema di politiche attive del lavoro che, dall’altro lato, nel nostro Paese, risulta ancora troppo debole.
Queste cifre ci dimostrano che la scissione più grave che la politica può operare è nei confronti del Paese.
I partiti smettano di parlare di se stessi.
Come UDC rivolgiamo lo sguardo alle nostre comunità, ai territori, alle persone.
Facciamolo con coraggio e con determinazione.
Facciamolo rivolgendo, come abbiamo sempre fatto nella nostra storia, uno sguardo di particolare attenzione alle fasce più deboli. In Legge di stabilità abbiamo aumentato le risorse per il Fondo della non autosufficienza e il Fondo per le politiche sociali. L’ipotesi dei tagli al sociale, circolata nei giorni scorsi sulla stampa, non sta nè in cielo nè in terra!
Al ministro dell’Economia Piercarlo Padoan ho chiesto di confermare le dotazioni previste. PER SAPERNE DI PIU’ CLICCA QUI.
Accendiamo i riflettori sui problemi degli italiani. Questo è l’unico modo per “ricucire” con il Paese!
OPPORTUNITA’
Come sempre alcune notizie utili per chi cerca lavoro e per il mondo delle imprese.
Fondazione Cariplo: incentivi alle organizzazioni culturali.