“Il terminal gasiero al largo di Porto Levante ha oggi una capacità di rigassificazione che garantisce il 14% dell’intero consumo nazionale di gas naturale. La prospettiva futura è di aumentare a 11 miliardi di metri cubi all’anno la produzione. Quindi, ci sono tutte le condizioni per riaprire una trattativa coinvolgendo i soggetti istituzionali interessati (Provincia e Regione), affinché arrivi al Governo la richiesta di concedere maggiori e più adeguate compensazioni territoriali al Polesine”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “Come rappresentanti del territorio abbiamo il dovere di fare di tutto per compensare lo sforzo di un’intera area. D’altronde, se aumenta la capacità di rigassificazione – come si desume dall’istruttoria e dalla valutazione preliminare del Ministero -, aumentano i profitti e, quindi, ci si aspetta che aumentino anche le compensazioni verso il territorio rodigino”. “Alla fine degli anni Novanta – ricorda De Poli -, quando Adriatic Lng chiese di aprire un impianto di rigassificazione furono messe a disposizione del Polesine 12 milioni una tantum per rigassificare 8 miliardi di metri cubi l’anno. Se la produzione aumenta a 11 miliardi di metri cubi, credo che sia essenziale rivedere i termini della vicenda, valutando l’inserimento di compensazioni come accade già in contesti analoghi altrove, a partire dallo sconto sulle bollette energetiche per imprese e famiglie, agevolazioni fiscali e fondi per attrarre imprese e investimenti. E’ ora di riaprire le trattative e di agire. Il Polesine merita il giusto riconoscimento”, conclude De Poli.