“Lo IOV in questi anni è cresciuto molto e sono certo che la prospettiva creata dai fondi del PNRR possa e debba essere un terreno fertile per sviluppare la ricerca e far crescere un’eccellenza del nostro territorio”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando l’intervista di Vincenzo Bronte, direttore dello IOV di Padova, aggiunge: “Innanzitutto colgo l’occasione per esprimere le mie più sincere congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al Direttore. I Big Data stanno ridefinendo la ricerca scientifica, anche nella medicina. I dati sanitari possono rendere efficiente la sanità digitale, ma il pre-requisito è l’interoperabilità dei dati sanitari, insieme alla condivisione. Ecco perchè io ritengo che abbiamo davanti una grande scommessa: mettere in rete i sistemi sanitari vuol dire anche mettere insieme una grande quantità di informazioni per ogni paziente, risorse informative utili che devono essere poi analizzate. Nella lotta contro i tumori rari, come ha ben sottolineato il Direttore Bronte, bisogna fare squadra. Il PNRR, sotto questo aspetto, è uno strumento utile perché mette in campo fondi importanti per condividere la tecnologia e promuovere la ricerca in settori in cui l’Italia magari è ancora un po’ indietro. Il PNRR, questo è il mio auspicio, deve consentirci di recuperare ritardi e di guardare al futuro, creando network nazionali e internazionali. Lo IOV di Padova, in questa partita – ne sono certo – può giocare un ruolo da protagonista. Dall’1 gennaio l’Istituto Oncologico Veneto, come sappiamo, è diventato membro della Rete europea per i tumori rari dell’adulto EURACAN (European Network for Rare adult solid Cancer). Lo IOV è stato infatti riconosciuto come “centro esperto” a livello continentale nella cura di alcune neoplasie. Ecco perché abbiamo il dovere di sostenere con forza il grande lavoro di chi fa ogni giorno ricerca di qualità”.