Roma, 30 mag. (LaPresse) – “Oltre un centro per sclerosi multipla su due ha ridotto i servizi durante la pandemia. Ai 133.000 italiani che soffrono di questa patologia le istituzioni hanno il dovere di dare una risposta. L’impegno, oggi, deve andare nella direzione di impegnarsi affinché le cure riprendano a 360 gradi, smaltendo le prestazioni arretrate e questo può e deve avvenire investendo sulle risorse umane nei centri specializzati e assicurando risorse e aiuti ai familiari dei pazienti. In parallelo, è indispensabile investire di più sulla ricerca e al tempo stesso rafforzare il collocamento mirato visto che il 30% dei pazienti con sclerosi multipla ha perso il lavoro a causa della patologia. Un Paese civile deve garantire a tutti diritto alle cure, lavoro, dignità”. Così il senatore Udc Antonio De Poli in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla. POL NG01 gir 301324 MAG 22