Sanità digitale. Come utilizzare le risorse europee del PNRR

Cari amici,

oggi pomeriggio appuntamento con il question time in Senato. Al centro della mia interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillaci le prospettive della sanità digitale. Come utilizzare le risorse europee del PNRR per rispondere alle necessità dei cittadini?

Ecco il testo integrale del mio intervento:

Gentili colleghi, Signor Presidente,

oggi sottopongo all’attenzione del Ministro della Salute Orazio Schillaci una questione che mi sta molto a cuore perché riguarda la sanità pubblica e quindi, di riflesso, la salute dei nostri Cittadini.

Viviamo in un epoca in cui la digitalizzazione è un processo che riguarda a 360 gradi le nostre vite.

Il digitale e, dunque, le nuove tecnologie possono svolgere potenzialmente un importante ruolo anche e soprattutto in ambito sanitario. Questo Governo è impegnato, fin dal suo insediamento, su questo fronte.

Ricordo l’impegno dell’Esecutivo e in modo particolare del Ministro Schillaci per superare l’impasse del Fascicolo sanitario elettronico, per cui a breve basterà accedere a questo dispositivo per conoscere tutta la storia clinica di un assistito.

Dobbiamo proseguire con forza in questa direzione.

 

In linea con la prospettiva di creare una sanità in formato 5.0, quindi completamente digitalizzata, ci sono le risorse europee previste dal PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza), in modo particolare con riferimento alla diffusione della telemedicina, al potenziamento del fascicolo sanitario elettronico (di cui parlavo prima) e alla digitalizzazione delle strutture ospedaliere, in cui sono necessarie soluzioni tecnologiche all’avanguardia per dare risposte alle esigenze di cura dei pazienti.

Innovazione e digitalizzazione sono al centro di una nuova strategia sanitaria che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati.

In questo contesto, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, ad esempio, rivestono un ruolo fondamentale anche (ma non solo ovviamente) nel sistema di raccolta e analisi dei dati.

Parliamo di analisi dei dati. Il dato oggi – come ben sappiamo – è una materia prima fondamentale.

Lo è ancora di più se si intende utilizzarlo in maniera strategica per definire una programmazione sanitaria efficace, per promuovere la ricerca e, soprattutto, per definire i giusti ed efficaci percorsi per la prevenzione delle malattie.

Se tanto lavoro è stato fatto, è vero…certamente, è altrettanto vero che tanto lavoro resta da fare. La sfida di una sanità digitale e sostenibile (più volte come ha detto proprio Lei, caro Ministro, è cambiato completamente il paradigma: “per fortificare il nostro Servizio Sanitario Nazionale dobbiamo cambiare modello”.

Al Ministro Schillaci chiediamo, come gruppo Civici d’Italia – Udc – Coraggio Italia – Noi moderati – MAIE, quali siano state le azioni finora intraprese dal Governo per sostenere la transizione digitale del Servizio Sanitario Nazionale e quali saranno le prossime misure messe in campo dall’Esecutivo per sfruttare le risorse del Next Generation EU nella sanità digitale, intesa come sinonimo di prossimità per la sua capacità di portare il Servizio Sanitario a domicilio del paziente,…. Sanità digitale, intesa anche come sinonimo di sanità sostenibile, che porterà dunque a una riduzione degli accessi impropri, assicurando interventi e prestazioni ospedaliere necessarie solo a chi ne ha veramente bisogno.

Grazie per l’attenzione,

Sen. Antonio De Poli

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DIRETTA RAI3