Sanità: giovedì in Senato convegno di De Poli con viceministro Bellucci, focus su politiche welfare e integrazione servizi

Giovedì prossimo, 12 ottobre, alle ore 15, in Senato, si terrà il convegno “Gli accordi che curano”, promosso dal senatore Antonio De Poli e da Paola Binetti in collaborazione con la Fondazione Alberto Sordi. Il Convegno – che si svolgerà nella sala ISMA del Senato, in piazza Capranica – sarà inaugurato dalla Viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. Al centro dei lavori l’indifferibile necessità di integrare le politiche sanitarie e le politiche sociali in un nuovo modello organizzativo al servizio del paziente, sia che si tratti di anziani, che di persone con disabilità di tipo cognitivo. “La non autosufficienza è la sfida con cui deve confrontarsi oggi non solo il Sistema sanitario nazionale, ma ogni politica di welfare che davvero voglia venire incontro ai bisogni emergenti di una fascia sempre più ampia della popolazione”, afferma Binetti che aggiunge: “La medicina territoriale stenta ancora a trovare il suo punto di equilibrio nell’offerta di servizi ai pazienti e alle loro famiglie e ha bisogno di individuare, di volta in volta, possibilità di collaborazione e di integrazione con RSA che rispondano a nuove logiche di presa in carico e, quando necessario, anche a strutture ospedaliere che sappiano gestire le criticità che possono presentarsi in forma acuta o come riacutizzazione di sindromi croniche. La rete dei servizi attualmente disponibile è ampia ed articolata, ma non sufficientemente integrata in un dialogo operativo che garantisca efficacia ed efficienza”. In tal senso la Fondazione Sordi ha messo a punto negli ultimi 20 anni un suo know-how che merita attenzione e che in parte è stato raccolto nel libro: “Accordi che curano”, curato da Gabriella Facchinetti e che verrà presentato nel corso della iniziativa, a cui parteciperanno anche l’Assessore alle politiche sociali della Regione Lazio Massimiliano Maselli e il Presidente della Fondazione Sordi Paolo Matteucci.