“A noi interessano i servizi ai cittadini, i percorsi di assistenza non si debbono toccare. L’optimum sarebbe stato lasciare il Sant’Antonio alla Ulss 6 ma, certamente al di là di questo, il dibattito deve focalizzarsi su un altro aspetto: è importante vengano assicurati i percorsi diagnostico-terapeutici ai cittadini. La cosa per noi fondamentale è che il cittadino venga assistito al meglio: non vorremmo che i servizi di assistenza al malato si perdessero strada facendo in questo passaggio dal Sant’Antonio all’Azienda ospedaliera di Padova”: lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli intervenendo nel dibattito sulle schede ospedaliere e sul Sant’Antonio, a Padova. “Come ho sempre detto, infatti, al di là dei muri, ciò che ci stanno più a cuore sono i servizi ai cittadini: possiamo anche costruire nuovi ospedali ma senza medici non si va da nessuna parte. In Veneto mancano ad oggi 1300 medici in Veneto: l’unica via d’uscita è assicurare le risorse alle Scuole di specializzazione e, soprattutto, fare una buona programmazione che risponda realmente ai bisogni della nostra sanità che è un patrimonio fatto non solo di strutture fisiche ma anche e soprattutto di persone”.