Attivare tirocini di inserimento e rinserimento al lavoro: questa la finalità del bando pubblicato dalla Regione autonoma della Sardegna.
I tirocini possono essere di due tipologie, A e B. La tipologia A è rivolta ai giovani NEET (persone non impegnate nello studio, nel lavoro e in attività formative) di età compresa fra i 18 ed i 29 anni, la B a inattivi, inoccupati e disoccupati che abbiano compiuto 30 anni e siano domiciliati in Sardegna.
Entrambe le tipologie di tirocinio devono avere la durata di sei mesi, essere articolati in trenta ore settimanali, e dare la possibilità, sia la soggetto ospitante che al tirocinante, di interrompere il tirocinio prima del termine previsto in qualsiasi momento. Ogni tirocinante ha diritto ad un’indennità lorda di 2700 euro, pari a 450 euro al mese, di cui 150 euro a carico del soggetto ospitante e 300 a carico dell’INPS. Il soggetto ospitante ha facoltà di incrementare il suo cofinanziamento.
I destinatari sono tenuti a stipulare un Patto di Servizio Personalizzato presso i Centri per l’Impiego in cui il tirocinio rappresenta una delle misure volte alla loro occupabilità.
Per l’attivazione del tirocinio è necessaria la collaborazione fra il soggetto promotore (ASPAL), il soggetto ospitante ed il tirocinante. La prima aiuta, in collaborazione con i centri per l’impiego, il tirocinante a predisporre il progetto di tirocinio (individuazione del tutor, stipula della convenzione, etc.) con il soggetto ospitante. Il soggetto ospitante deve, fra l’altro, stipulare la convenzione con l’ASPAL, garantire l’indennità e le coperture assicurative al tirocinante. Quest’ultimo non deve aver svolto tirocinio o attività lavorativa presso il soggetto ospitante.
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