“Oggi è il giorno doloroso delll’estremo saluto ad Alessandro, ma sono certo che la comunità di Carmignano di Brenta non si dimenticherà mai più del suo sindaco”. Lo afferma il senatore Antonio De Poli che, intervenendo nel corso della cerimonia funebre a Carmignano di Brenta (Padova), ha ricordato la figura del primo cittadino che si è spento all’età di 43 anni. “Alessandro amava la politica più di qualsiasi altra cosa. Ha cominciato nel movimento giovanile, poi ricoprì l’incarico prima di assessore, di vicesindaco e due volte sindaco. RIcordo il 21 gennaio 2019 quando abbiamo organizzato una grande serata a Camazzole, prima della sua rielezione a sindaco. Quando venne rieletto sembrava rinato. Poter fare e lavorare per la sua comunità: questa era la sua vita”, ha aggiunto De Poli che ha raccontato un aneddoto: “Poche settimane fa, mi chiese di fargli avere le pubblicazioni dei discorsi di Berlinguer e Fanfani. Li voleva perché, come è stato ricordato stamane, secondo Alessandro, per essere un bravo amministratore bisogna studiare. E lui voleva cogliere degli elementi per portarli nel suo Comune, per realizzarli nella sua azione amministrativa. Il nostro Sindaco – ha detto ancora De Poli – ha lottato per la vita e per la sua comunità con dedizione, spirito di servizio e passione fino all’ultimo. Ha lottato per l’amore nei confronti di Marta, del piccolo Giovanni, dei suoi genitori e del fratello a cui tutti noi oggi ci stringiamo affettuosamente”. “Grazie, Alessandro. Guarda la tua Carmignano da lassù nel Cielo. Fai buon viaggio”, ha concluso De Poli.