“Lo avevamo detto fin dall’inizio: bisognava sfruttare lo scostamento di bilancio per un giusto fine. Siamo lieti che il Governo, alla fine, tardi evidentemente, ci abbia ascoltati e dato ragione. Oggi Palazzo Chigi china la testa e ascolta il centrodestra. Ora, però, l’opposizione unita chiede di mantenere gli impegni presi. Vigileremo. Noi, oggi, in Aula, votiamo sì al ‘debito buono’, usando l’espressione di Mario Draghi, perché c’è un impegno formale a indirizzare queste risorse in due direzioni: da una parte, la quarantena fiscale rinviando le scadenze fiscali per quei settori economici che hanno subito perdite e poi interventi di ristoro alla nostra economia”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli, intervenendo nel dibattito parlamentare oggi sullo scostamento di bilancio, in Senato. “Come abbiamo denunciato nei giorni scorsi, i ristori devono arrivare a tutti gli operatori della filiera produttiva e devono essere legati a questioni numeriche e oggettive come i cali di fatturato e non ai colori delle regioni o delle siglette dei codici Ateco. Il voto di oggi in Senato è la prima tappa del ‘giro’. Staremo vedere se il Governo continuerà ad ascoltarci o tornerà, al contrario, a voltarsi dall’altra parte. Il Veneto e le altre zone gialle non possono essere penalizzate e, quindi, ora bisogna correggere il tiro. In Parlamento, come opposizione, ci adopereremo affinché si ponga rimedio a un’ingiustizia”.