“Le scuole paritarie rappresentano un pilastro della scuola pubblica. Al Governo chiediamo fondi straordinari. Dal 2010 ad oggi i contributi statali sono calati; al contrario le rette aumentano e molte famiglie rinunciano a iscrivere i propri figli. Di riflesso, le scuole sono costrette a chiudere i battenti. L’Esecutivo come intende intervenire?”. A porre la questione è il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “A Padova, solo per fare un esempio, chiuderanno 5 istituti paritari: due in città e altri tre in provincia, a Pontelongo, Arzegrande e Veggiano. Tradotto in parole povere: 150 bambini resteranno senza scuola materna. Nella fascia 0-6, infatti, la scuola statale è inesistente. Ad Albignasego (Padova) ci sono 8 scuole paritarie, una per rione, e neppure una statale. Il paradosso è che queste scuole costano allo Stato il 10% di una scuola statale. La domanda che poniamo al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: che senso ha chiudere una scuola che allo Stato costa il 10%? Al Governo chiediamo di prevedere risorse straordinarie per far fronte alle grandi difficoltà che tali istituti stanno affrontando in questi mesi. Sono oltre 12.500 scuole che, da Nord a Sud, fanno risparmiare allo Stato oltre 5 miliardi di euro. Il Governo deve tutelarle”, conclude De Poli.