Scuola: De Poli (Udc), ricognizione non basta, servono risorse. Con tagli Province manutenzioni riscaldamento a rischio,serve Dl Governo

“Studenti al gelo a Mestre all’Istituto Tecnico Pacinotti, all’Istituto per il turismo Gritti, nella scuola primaria “Filzi” e all’Istituto comprensivo “Don Milani” e, ancora, a Treviso al liceo Ginnasio Statale “Antonio Canova” e a Verona, nel liceo statale “A. Montanari”: è positivo che il ministro Fedeli abbia fatto avviare, dai Direttori regionali, una verifica sul riscaldamento nelle scuole: al termine di questa ricognizione sarà indispensabile affrontare il tema delle risorse perché se una caldaia si rompe o è obsoleta e va sostituita, servono risorse. Con i tagli alle Province previste nel 2017 le manutenzioni scolastiche non potranno essere più sostenute. Se alle Province la legge Delrio lascia alcune competenze, nel momento in cui mancano le risorse, la conseguenza diretta ed evidente dei tagli dei trasferimenti è sui servizi ai cittadini”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando le parole del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, rende noto di avere presentato, a Palazzo Madama, lo scorso dicembre, un’interrogazione parlamentare indirizzata al Governo Gentiloni e al ministro dell’Economia Piercarlo Padoan: “Ho chiesto all’Esecutivo di intervenire con un Dl. Aule fredde e studenti al gelo: da Nord a Sud, il maltempo non dà tregua alla Penisola e la situazione negli istituti scolastici è sempre più precaria, tra impianti di riscaldamento mal funzionanti e strutture inadeguati”, continua De Poli che punta il dito contro la legge Delrio: “E’ un pasticcio. Il ruolo, le competenze e gli organici delle Province sono stati ridisegnati dalla legge n° 56 del 7 aprile 2014, la Delrio. Una legge che ha limitato le competenze delle Province stesse sostanzialmente alla pianificazione del territorio e dei servizi di trasporto pubblico, alla manutenzione delle strade provinciali e alla gestione degli edifici delle scuole superiori, manutenzione e spese di riscaldamento incluse. Tutti interventi per i quali però servono risorse. Sul tema il Governo Renzi aveva riconosciuto la gravità della situazione e si era impegnato a prevedere interventi correttivi nel passaggio in Senato della Legge di Bilancio che, però, come sappiamo, è stata licenziata con la fiducia e quindi senza alcuna modifica”. “Serve un intervento straordinario del Governo”, conclude.

LA MIA INTERROGAZIONE

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