Cari amici,
stamani in aula a Palazzo Madama ho illustrato il bilancio interno del Senato.
Gestione attenta, rigore, qualità dei servizi: sono stati i principi ai quali ci siamo ispirati e vorrei dire sono queste le tre parole chiave che rappresentano il minimo comune denominatore della legislatura.
Sulla spesa il trend è decrescente ed è ancora più marcato se mettiamo a confronto i dati del 2021 con quelli del 2012: in questo periodo, infatti, la spesa nominale effettiva del Senato si è ridotta del 6,35% senza tenere conto degli effetti inflazionistici.
A confermare l’andamento positivo è un altro dato: il rapporto tra la spesa effettiva del Senato e la spesa statale è pari a 0,042%. In 15 anni, dal 2006 al 2021, tale rapporto è sceso da 0,083 a 0,042″, prosegue De Poli illustrando in Aula il Bilancio interno del Senato.
L’aggregato ‘Spesa obbligatoria’, che rappresenta oggi il 91,56% di tutte le spese del
fiscali a carico dell’Amministrazione), registra una riduzione dall’inizio della Legislatura pari all’8,1%.Palazzo Madama paga le fatture entro 30 giorni, sappiamo bene che le pubbliche amministrazioni sono tenute a pagare le proprie fatture entro 30 giorni dalla data del loro ricevimento.
Il rispetto di queste scadenze è un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale e rientra nel rispetto delle direttive europee in materia di pagamenti dei debiti commerciali, su cui la Commissione Europea effettua un puntuale e rigoroso controllo
Il peso finanziario del Senato sulla finanza pubblica si è ridotto dal 2013 al 2022 per un importo pari a circa 344,1 milioni di euro. E’ una cifra che deriva innanzitutto dalla minore dotazione: Palazzo madama, in parole povere, ha chiesto minori risorse allo Stato.
Sul fronte delle indennità parlamentari e competenze accessorie, dall’inizio della scorsa legislatura ad oggi, la stima delle economie di spesa si attesta su un importo pari a 86 milioni di euro. Rispettando così la curva dei dati degli anni precedenti, la percentuale della spesa per le indennità dei Senatori rispetto al bilancio totale del Senato si è più che dimezzato, dal 2001 al 2022, passando dal 19 al 9%.
Con l’introduzione dei cosiddetti desktop virtuali – che hanno svolto un ruolo centrale
Le nuove tecnologie hanno cambiato le nostre vite trasformando il modo che abbiamo di comunicare con gli altri e di vivere la quotidianità. Tutto ciò ha avuto ovviamente un impatto sul nostro lavoro di parlamentari. Oggi, infatti, le attività e le procedure del processo legislativo viaggiano in Rete e grazie alla Rete.
Abbiamo lavorato all’implementazione della Web Tv del Senato (7 canali in contemporanea) che ha assolto un compito ancora più importante in termini di pubblicità e trasparenza, sopperendo alle forti limitazioni di presenze consentite all’interno dei palazzi istituzionali.
Alcuni numeri: 4.300 eventi ‘live’, cioè in diretta streaming: tutte le sedute dell’Assemblea, oltre 2.500 sedute di Commissioni; circa 1.400 incontri pubblici (convegni, conferenze stampa, etc.).
Solo a partire dal 1° gennaio 2022, si contano oltre 350 sedute di Commissioni e 450 incontri pubblici. Dal 23 marzo 2018, ovvero dall’inizio della Legislatura, il canale You Tube del Senato (che conta circa 44.600 iscritti) ha totalizzato oltre 7 milioni e 700 mila visualizzazioni.
Antonio
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