Cari amici,
oggi pomeriggio in Senato, nel corso del question time ho chiesto al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin un piano strategico nazionale con una serie di interventi (piano invasi, desalinizzatori, etc.) per fronteggiare la crisi idrica. Ecco il testo integrale del mio intervento:
Signor Presidente, Onorevoli Colleghi,
oggi pomeriggio, con questo intervento, vorrei accendere i riflettori sulla crisi idrica.
Lo sottopongo all’attenzione del Governo e del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin (che ringrazio per la sua disponibilità).
Più che i numeri, sono le immagini, per prime, a raccontare questa emergenza.
Le barche in secca tra i canali di Venezia. Il Lago di Garda raggiungibile a piedi dalla terra ferma.
Le cifre sono eloquenti.
Secondo l’Osservatorio ANBI, l’assenza di pioggia espone al rischio 3,5 milioni di italiani. Siamo molto preoccupati.
E’ una questione che riguarda l’intero territorio nazionale.
Ad esempio, la falda del fiume Brenta – nella zona dell’Alta Padovana e di Carmignano di Brenta – si è abbassata, in alcuni punti, di 10 metri nell’arco di poco più di un anno.
In quell’area, come sappiamo, risultano attivi 15 pozzi di emungimento che prelevano 1300 litri d’acqua al secondo (con la possibilità di arrivare a 1750 litri al secondo) che vengono immessi nelle reti acquedottistiche del Veneto.
E’ NECESSARIO SALVAGUARDARE QUESTO TERRITORIO.
Servono opere di ricarica fisse, la realizzazione di invasi e di altri interventi idonei a tutelare il bene acqua.
L’ACQUA È UN BENE ESSENZIALE, UNA RISORSA dal valore inestimabile per la vita di ciascuno di noi e delle nostre comunità.
SENZA ACQUA NON C’È VITA.
SENZA ACQUA NON PUO’ ESSERCI FUTURO.
I dati di questa crisi idrica che colpisce il Nord Italia, in modo particolare il Veneto, ma anche tutte le altre regioni, sono drammatici.
Se siamo in una situazione di scarsità d’acqua adesso, in inverno, il quadro, purtroppo, sarà destinato a peggiorare e ad aggravarsi nei prossimi mesi, primaverili ed estivi.
LA TUTELA DELL’ACQUA E’ UNA PRIORITÀ.
Ecco perché riteniamo NECESSARI INTERVENTI RAPIDI E INCISIVI attraverso un
PIANO STRATEGICO NAZIONALE.
A QUESTO GOVERNO CHIEDIAMO DI VOLTARE PAGINA.
La mancanza d’acqua ha un IMPATTO DEVASTANTE prima di tutto sulle persone, su di noi, sulle comunità nei territori ma anche in ambito agricolo con un aggravio di costi per le aziende e anche in ambito industriale.
Servono interventi che abbiano una visione di medio lungo termine, a tutela di cittadini, famiglie e di tutto il tessuto produttivo.
La parola d’ordine è agire ORA, prima che sia troppo tardi, archiviando definitivamente l’immobilismo del passato.
E’ impensabile che, nel nostro Paese, venga trattenuta meno del 10% dell’acqua piovana.
Ecco perché al Governo e al Ministro chiediamo di sapere:
- In primis con quali modalità l’Esecutivo intenda intervenire per salvaguardare dal punto di vista ambientale il territorio di dell’Alta Padovana e di Carmignano di Brenta – dove – come dicevo – insistono 15 pozzi di emungimento che prelevano circa 1300 litri d’acqua al secondo senza le dovute tutele per il territorio e i suoi cittadini.
- E come il Governo intenda intervenire per fronteggiare la crisi idrica attuale che sta interessando tutta l’Italia e se intenda attuare un Piano strategico nazionale prevedendo la progettazione di interventi strutturali (realizzazione di invasi, interventi sulla rete idrica per contrastare le perdite d’acqua; opere infrastrutturali come impianti di ricarica e desalinizzatori) con l’obiettivo di salvare il bene acqua e di contrastare la dispersione.
Antonio
INTERVENTO IN AULA
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