Il presidente nazionale del partito: ripartiamo dallo Scudo crociato nella terra di Don Sturzo
“L’impegno dell’UDC è di scrivere il programma insieme ai siciliani. Puntiamo su Nello Musumeci che rappresenta un’alternativa credibile di alto spessore rispetto al fallimento di Crocetta. Tutti i sondaggi ci dicono che i siciliani lo hanno sonoramente bocciato. Tuttavia, c’è ancora una fetta importante di elettorato che oggi si asterrebbe dalle urne: noi guardiamo a questi siciliani, delusi dalla politica dei ‘vaffa’ e dalla sinistra, per ridare centralità alla Sicilia e accendere i riflettori su 3 fattori chiave: Politiche per la persona, per il lavoro e per la famiglia”. Lo afferma il presidente nazionale UDC e commissario regionale del partito in Sicilia, Antonio De Poli in conferenza stampa all’ARS (Assemblea regionale siciliana) per la presentazione delle liste in vista delle Regionali di novembre. “In Sicilia – aggiunge – ci aspettiamo di arrivare al 10%: attraverso il candidato Musumeci e la nostra lista possiamo recuperare quei principi che sono racchiusi nello Scudo crociato e che fanno parte della storia della terra di Don Luigi Sturzo. Adesso intendiamo concentrare l’attenzione sui contenuti: i siciliani sono pragmatici e stanchi delle parole e del politichese. E’ gente pragmatica, che guarda non ai contenitori politici ma ai contenuti politici. Dalla Sicilia arriva un laboratorio politico che potrà essere di grande interesse a livello nazionale: qui il centrodestra si presenta coeso e unito e sappiamo che tutto ciò potrà portare a un importante risultato. Replichiamo questo modello alle Politiche: il nostro obiettivo come UDC è rappresentare, nel prossimo Parlamento, quei valori e principi che si richiamano alla dottrina sociale della Chiesa come rispetto della vita, centralità dell’uomo, tutela della famiglia, dignità del lavoro. In un momento che è di grande caos, di crisi delle dottrine politiche, noi dell’UDC puntiamo sulla cultura politica che rappresenta la nostra storia e la nostra identità e ripartiamo proprio dallo Scudo crociato”.