“La proposta dell’assessore Coletto di aumentare gli ispettori Spisal con i soldi incassati dalle sanzioni alle aziende che non rispettano le normative va certamente approfondita ma merita la giusta attenzione. Chiediamo al Governo che si insedierà di valutare la possibilità di approfondire le soluzioni normative per trovare una soluzione: servono più ispettori, l’obiettivo è garantire la sicurezza del lavoro. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli secondo cui “l’ennesimo incidente sul lavoro di oggi, nel Trevigiano, aggrava un bilancio che si aggrava purtroppo di giorno in giorno”. “Basta guardare ai numeri – chiarisce De Poli – i sopralluoghi contro lavoro nero e altre irregolarità si sono ridotti del 16% nel solo 2017, anno che ha visto l’esordio dell’Ispettorato nazionale unico, introdotto dal Jobs Act. Se nel 2016 sono state condotte verifiche su 192 mila imprese, nei dodici mesi successivi si sono fermate a 160mila, con un calo del 16%. Prima della riforma, i controlli erano svolti da tre enti differenti: i funzionari del ministero, quelli dell’Inps e gli addetti dell’Inail. La decisione di far nascere l’Ispettorato unico in teoria doveva migliorare il quadro, sulla carta dovrebbe semplificare le procedure ma finora non è stato così. Nel 2012 c’erano 244mila ispezioni e si sono recuperati 1,6 miliardi di euro. Nel 2017, 1,1 mld recuperati grazie a 161.000 controlli. Bisogna invertire la tendenza. La proposta di utilizzare l’introito delle sanzioni per aumentare controlli e ispezioni va nella direzione di migliorare la sicurezza dei lavoratori”, conclude De Poli.