

Cari amici,
oggi pomeriggio su invito del Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbinoho partecipato alla prima edizione di Skillarti per il futuro presso la Mole Vanvitelliana di Ancona
Sono tre le parole chiave su cui ho concentrato il mio intervento.
Skill, arti e futuro. Non possiamo non pensare, come politica, di ripartire da qui, da queste tre parole chiave per gettare le basi per promuovere i nostri territori e creare insieme una prospettiva di fiducia per un territorio straordinario come quello delle Marche.
Skill in inglese vuol dire competenze.
Voi artigiani più di chiunque altro sapete cosa voglia dire parlare di competenze e know how, elementi che rappresentano un patrimonio da riconoscere, valorizzare e soprattutto sostenere.
Arti è l’abbreviazione di artigianato. I nostri artigiani, d’altronde, sono come artisti, le loro mani, le vostre mani sono le artefici delle vostre creazioni e del vostro lavoro.
Non è un caso, infatti, se come recita un rapporto del CENSIS del 2024, l’85% dei giovani associa al lavoro artigiano la dimensione del talento e della qualità.
La terza parola chiave di oggi è “futuro”. Il futuro delle nostre società e delle nostre comunità non può prescindere dai nostri giovani, ai quali Confartigianato Ancona Pesaro Urbino, con questa iniziativa, vuole giustamente dedicare tutta l’attenzione necessaria.
La presenza di oltre 800 fra studenti, genitori, formatori e imprenditori ci testimonia la bontà di questo progetto che guarda soprattutto al valore sociale delle nostre imprese.
Nelle Marche, così come purtroppo nel resto d’Italia, lo sapete meglio di me, c’è un problema di denatalità. Proprio qualche giorno fa, sono stati resi noti gli ultimi dati dell’Istat e sono intervenuto pubblicamente evidenziando la necessità di investire sulla famiglia, motore della crescita del nostro tessuto sociale, con politiche strutturali a sostegno soprattutto delle giovani coppie e delle politiche di conciliazione lavoro-genitorialità.
Un altro aspetto importante e cruciale per questa regione è il contrasto allo spopolamento delle aree interne. E’ questo un tema che, come Centrodestra, ci vede in prima linea anche grazie all’impegno del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, da sempre sensibile e particolarmente attento su questo punto.
E’ chiaro che bisogna fare di più soprattutto per migliorare il rapporto tra il mondo della formazione e il lavoro, avvicinare i giovani al mondo dell’artigianato. Dobbiamo investire di più sulle competenze e concentrare maggiori sforzi su quella che a me piace definire “l’intelligenza artigiana”.
Oggi si parla sempre più spesso di Intelligenza artificiale. Noi, che non siamo assolutamente contrari all’innovazione e alle nuove tecnologie, vogliamo oggi porre il giusto accento sul know how di chi, come voi artigiani, ha un patrimonio di conoscenze e di competenze inestimabile, un patrimonio che non può e non deve essere disperso.
Le aziende artigiane, lo sapete meglio di me, spesso ci parlano di difficoltà nel passaggio generazionale delle imprese e di scarsità di competenze adeguate.
Sono convinto che, proprio perché abbiamo a cuore il grande valore dell’artigianato, le istituzioni, a tutti i livelli, debbano intensificare gli sforzi mirati a sostenere questo straordinario mondo che ha un valore non solo economico ma anche e soprattutto sociale.
Ce lo indicano chiaramente le nuove generazioni, soprattutto i 4,1 mln di giovani attratti dall’artigianato.
In un mercato del lavoro in crisi demografica e con carenza di competenze, nonostante tutto, siete una risorsa attrattiva per i giovani. Ecco perché riteniamo che si debba partire da qui, dalle competenze, dall’artigianato e dai giovani, per gettare le basi per il futuro dei nostri territori, della provincia di Ancona Pesaro Urbino e di una straordinaria regione come le Marche.
Antonio