Sosteniamo l’Italia che crede nel futuro!

Cari amici,

il decreto sostegni è un segnale di discontinuità del governo Draghi rispetto al passato.

Sono state approvate alcune delle nostre proposte per tagliare i costi fissi alle imprese:

  • cancellata la prima rata IMU per le attività che hanno registrato un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’anno precedente (viene istituito un Fondo per ristorare i Comuni per i mancati introiti);
  • azzeramento nel 2021 del canone Rai per alberghi, bar, pub ed enti del terzo settore (chi ha pagato può beneficiar di un credito di imposta);
  • azzerata anche la Tosap, tassa sull’occupazione del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021 per gli esercizi pubblici, come bar e ristoranti.

Positivo, inoltre, il sostegno alle società sportive dilettantistiche, altra misura che noi avevamo fortemente auspicato. Stiamo parlando di 50 milioni per il 2021 che verranno utilizzati come contributi a fondo perduto da destinare a una realtà che è stata penalizzata in questo anno di crisi.

Sono stati approvati, infine, una serie di emendamenti a favore della montagna: 430 milioni per la chiusura degli impianti di risalita e altri 230 milioni andranno destinati alle imprese turistiche dei comprensori sciistici.

5 milioni di contributi a favore del sistema termale, un risultato importante della maggioranza che rappresenta un’iniezione di fiducia nei confronti della filiera di alberghi e hotel termali, come ad esempio nelle Terme Euganee in Veneto, che stanno soffrendo a causa della crisi.

Aiuti concreti inoltre alle emittenti locali nei territori. Lo scorso anno, in Senato, al Dl Cura Italia era stato approvato un ordine del giorno da me presentato sul sostegno alle televisioni e alle radio che svolgono, come sappiamo, un ruolo cruciale per ciò che riguarda soprattutto l’informazione locale!

Nel Decreto Sostegni come maggioranza abbiamo approvato un contributo di 20 milioni di euro che andranno appunto alle emittenti radio e tv locali.

Infine una vittoria dell’inclusione sociale delle migliaia di persone non udenti nel nostro Paese!

Il riconoscimento ufficiale della Lingua dei segni, approvato in Commissione Bilancio in Senato, è stato un passo decisivo e concreto che va nella direzione da me sempre auspicata.

Fra l’altro ricordo di aver presentato un disegno di legge con l’obiettivo di far sì che anche l’Italia riconoscesse la LIS visto che il nostro Paese si era impegnato a farlo firmando e ratificando la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità

E’ passata la nostra linea: aiutare l’Italia che crede nel futuro a ripartire!

Antonio