“Le cifre illustrate dal presidente regionale del CONI Veneto, Dino Ponchio, dopo due anni di pandemia con gli effetti del Covid sul mondo sportivo, destano preoccupazione. Solo in provincia di Padova si contano 14.000 tesserati in meno nelle società sportive. Il Recovery deve essere un’occasione di rilancio per lo sport che uno strumento di educazione e inclusione sociale. Queste risorse vanno sfruttate al meglio per restituire socialità e normalità ai nostri ragazzi che, con il lockdown e la Dad, hanno perso tanto. Dobbiamo lavorare affinché si ridia la giusta importanza allo sport valorizzando il lavoro di associazioni e società sportive”: lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando i numeri resi noti dal CONI Veneto sugli effetti della pandemia nel mondo dello sport, lancia una proposta: “Non servono solo risorse, a mio avviso. I fondi sono certamente molto importanti ma è altrettanto necessario un cambiamento a livello culturale. Io credo che sarebbe utile, ad esempio, inserire l’insegnamento di educazione motoria, fin dalla scuola primaria. Sport e scuola devono camminare insieme. Il PNRR prevede 1 miliardo di risorse, di cui 700 milioni per lo sport e 300 milioni per l’impiantistica scolastica. Entro la fine del 2021, secondo quanto ha annunciato il Ministero della Pubblica istruzione, dovrebbero essere pubblicati i bandi destinati principalmente ai Comuni anche per realizzare, ad esempio, 430.000 metri quadrati di nuove palestre per valorizzare appunto le competenze legate all’attività motoria e sportiva. Servono dunque investimenti ma il primo investimento che dobbiamo fare è, come dicevo, culturale. E’ necessario un cambio di mentalità: società e associazioni sportive hanno un ruolo chiave nell’educazione dei ragazzi”, conclude De Poli.