Sr 10: ora Toninelli la finanzi!

Al Governo chiediamo risorse. Altrimenti siamo alle solite bugie.

Il ministro Toninelli finanzi la SR 10. Chiediamo fatti concreti: la Strada regionale la vogliamo portare a casa per il bene del nostro territorio, di ciascuno dei 220.000 abitanti della Bassa Padovana.

Questo è stato il mio commento, a caldo, per le parole del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla Strada regionale 10 Padania Inferiore, pronunciate poco fa nel corso del question time a Palazzo Madama.

Il Governo si deve dare una mossa. Il progetto Rientro Strade, al momento, è bloccato.

Mi risulta che lo schema del Decreto della Presidenza del consiglio dei ministri – che deve essere esaminato dalle Commissioni competenti di Camera e Senato – è fermo in Consiglio superiore dei lavori pubblici.

L’auspicio è che le parole del ministro diventino realtà. In gioco ci sono le risorse per migliorare le strade e incrementare la qualità di vita di cittadini e aziende. Se non si fa presto, il rischio è che la regione Veneto perda il treno per ‘agganciare’ le risorse del nuovo Piano Anas.

La Regione Veneto, in vista della rimodulazione del contratto di programma Anas, ha chiesto, in modo particolare, 50 milioni di euro per la realizzazione del primo stralcio della Sr 10.

La SR 10 è un’infrastruttura che il Veneto attende da troppo tempo, più di 30 anni.

Mancano 7 km da Carceri allo svincolo A31, 10 km fino a Montagnana.

E’ un’opera che serve una comunità di 220.000 abitanti e che viene richiesta, a gran voce, da sindaci, amministratori locali, categorie economiche e comitati di cittadini.

La Bassa Padovana, in questi anni, è stata particolarmente colpita da una grave crisi economica e occupazionale e la Sr 10 è fondamentale per attrarre investimenti di nuove aziende e riqualificare le zone industriali e artigianali di questo territorio. Penso ad esempio al Distretto del Mobile di Casale di Scodosia e all’agroalimentare del Montagnanese.

La mia battaglia continua.

Antonio