

Dietro ogni grande scoperta scientifica non ci sono solo competenze tecniche o avanzamenti tecnologici, ma anche scelte difficili, responsabilità profonde e, soprattutto, coraggio. È questo il filo conduttore della mostra temporanea Storie di CUORE e di CORAGGIO, inaugurata al MUSME – Museo di Storia della Medicina di Padova, a cui ho avuto il piacere di partecipare.
Il percorso espositivo accompagna il visitatore nelle vite di scienziati, medici e chirurghi che, in epoche diverse, hanno deciso di spingersi oltre il “già noto”, mettendo in discussione certezze consolidate e assumendosi il rischio dell’ignoto. Un viaggio che non celebra solo i risultati, ma soprattutto il processo umano e scientifico che li ha resi possibili.
In questo contesto, il coraggio non viene raccontato come assenza di paura, ma come capacità di affrontarla quando in gioco c’è qualcosa di più grande: la vita delle persone, il progresso della conoscenza, il bene comune. È il coraggio intellettuale di rivedere teorie considerate immutabili e quello operativo, necessario per compiere gesti mai tentati prima. Due dimensioni inscindibili, in particolare in ambito medico e chirurgico, dove ogni decisione richiede consapevolezza, prudenza e visione.
La mostra attraversa momenti fondamentali della storia della medicina: dalla scoperta della circolazione del sangue da parte di William Harvey, che ha rivoluzionato la comprensione del corpo umano, fino al primo trapianto di cuore in Italia, realizzato a Padova nel 1985 da Vincenzo Gallucci. Eventi che testimoniano come cuore e coraggio – parole legate anche da una radice comune – rappresentino una scelta etica e umana prima ancora che scientifica.
All’inaugurazione era presente anche il prof. Gino Gerosa, cardiochirurgo di fama internazionale e neo assessore regionale alla Sanità. La sua partecipazione ha sottolineato il forte legame tra ricerca, pratica clinica e responsabilità istituzionale, ricordando quanto sia fondamentale sostenere l’innovazione scientifica attraverso politiche sanitarie lungimiranti e attente alle persone.
Storie di CUORE e di CORAGGIO non è solo una mostra, ma un invito alla riflessione: su cosa significhi davvero prendersi cura della vita, su come il progresso nasca spesso da scelte complesse e su quanto il coraggio, ieri come oggi, resti una virtù indispensabile per chi opera al servizio della salute e della comunità.
Antonio





















