Antonio De Poli

Superbonus: De Poli (Udc), Governo cancelli limitazioni stretta credito, ascoltare ragioni imprese

 

“Le imprese chiedono certezze normative. Basta con gli stop and go. Il Governo faccia marcia indietro eliminando le limitazioni sull’accesso al credito per Superbonus 110 e altri bonus edilizi. La normativa introdotta nel Decreto sostegni ter rischia di avere effetti devastanti sulle piccole medie imprese. Sono a rischio, come ha sottolineato Confartigianato, 127.000 posti di lavoro a livello nazionale. Se il Governo proseguirà su questa linea, si rischia di affossare un intero comparto, quello dell’edilizia, e tutta la filiera ad esso collegata”. Lo afferma il senatore e presidente nazionale UDC, Antonio De Poli, che aggiunge: “Non si possono cambiare le regole in corsa. La nuova norma prevede che il credito di imposta sia cedibile una sola volta, e i contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli. Una misura che ha anche effetti retroattivi sui contratti già stipulati. Cosa succederà? Il rischio è di generare migliaia di contenziosi e di bloccare interventi già avviati con gravi ripercussioni per famiglie e imprese. Solo a Padova, per fare un esempio, 1800 cantieri pari a 180 milioni di euro di lavori edili potrebbero subire un blocco. Ho accolto subito le preoccupazioni del presidente di Confartigianato Veneto, Roberto Boschetto. In Senato ho posto la questione sul tavolo del ministro dell’Economia, Daniele Franco, con un’interrogazione parlamentare con cui ho chiesto di modificare le nuove disposizioni introdotte dall’art. 28 del disegno di legge Sostegni-ter. Dobbiamo ascoltare le ragioni delle imprese. Non possiamo permetterci di interrompere un circolo virtuoso positivo che è stato generato dalle agevolazioni fiscali. La nostra economia ha bisogno di ripartire”, conclude De Poli.