Tagliare i fondi PAC significa tagliare il futuro dell’agricoltura

Stamani ho partecipato all’inaugurazione dell’Agrishow 2025, un evento ideato dall’amico Davide Gomiero della Gomiero Farm e promosso da “Farmers Friends” associazione sociale e culturale senza fini di lucro che nasce da una grande passione per il mondo agricolo e ho preso parte a un incontro con il mondo agricolo per ribadire un messaggio chiaro: NO ai tagli alla Politica Agricola Comune (PAC).

La proposta della Commissione Europea di ridurre drasticamente i finanziamenti alla PAC è un segnale allarmante. Non stiamo parlando solo di numeri, ma del futuro delle nostre campagne, delle aziende agricole, delle famiglie e dei giovani che hanno scelto di investire nella terra, nell’innovazione e nella sostenibilità.

Tagliare le risorse significa:

  • frenare chi vuole puntare sulla qualità e sull’innovazione;

  • scoraggiare le nuove generazioni dall’intraprendere un’attività agricola;

  • indebolire un settore strategico per l’Italia e per l’Europa.

Il Veneto è il cuore pulsante dell’agricoltura italiana:

  • oltre il 7% degli agricoltori under 35 lavora qui, il dato più alto del Nord;

  • più di 61.000 aziende agricole attive;

  • 350 prodotti tipici che raccontano la nostra storia e la nostra identità.

Non possiamo permettere che questo patrimonio venga penalizzato.
Senza agricoltura non c’è sviluppo. Senza giovani non c’è domani.

Serve una presa di posizione forte da parte delle istituzioni, a tutti i livelli, per garantire che l’agricoltura resti competitiva e sostenibile. Difendere l’agricoltura significa difendere il futuro dei nostri territori.

Antonio