Il Governo deve decidere con forza che le opere devono essere fatte per dare sviluppo all’Italia e dare lavoro a centinaia di migliaia di cittadini.
Abbiamo a che fare con un Governo che rinvia, sulla Tav, a dopo le elezioni europee.
Bisogna parlare delle grandi ma anche delle piccole opere sul territorio.
L’economia riparte con le infrastrutture: non a caso, le stime del Pil sono state riviste al ribasso.
Quello sulla Tav non è un passo in avanti ma un escamotage per andare a dopo le Europee.
Il problema ce lo ritroveremo a giugno e, a quel punto, dovremo decidere che la Tav, così come le piccole opere, devono essere fatte.