Tav veneta: De Poli (Udc), vince la politica dei Sì, adesso cantieri partano subito 

 
“Tante chiacchiere per nulla. Fermare la Tav non si può, meno male! Vince la politica dei Sì che scommette sul futuro e sulla crescita. Adesso i cantieri partano subito”. Con queste parole il senatore UDC Antonio De Poli commenta l’analisi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla Tav Brescia-Padova. “Come abbiamo sempre detto, l’analisi costi-benefici era solo una perdita di tempo. Le scelte non sono mai ed esclusivamente tecniche ma prima di tutto politiche. Uno stop alla Tav sarebbe stato un colpo mortale all’economia del Veneto e di tutto il Nordest che oggi, non a caso, cresce grazie all’export. La tratta Brescia Padova – continua De Poli – rientra nel V Corridoio mediterraneo nato nel 2003: il progetto comunitario prevede la costruzione di un’unica grande tratta ferroviaria ad alta velocità che unisca il Sud della Spagna fino all’Ucraina, passando dalla Francia e dall’Italia. La Tav veneta, secondo Confindustria, pesa per il 3% del Pil regionale. In altre parole, se il Pil nostrano si aggira intorno ai 160 miliardi di euro, il ‘valore’ dell’Alta velocità si aggira intorno ai 5 miliardi. E’ un’opera utile alla crescita della nostra regione”.