TORNADO IN RIVIERA: UN ANNO DOPO.

Pochi giorni dopo quell’evento eccezionale, una catena di solidarietà si è subito attivata in aiuto delle popolazioni colpite da questo terribile evento calamitoso.
La politica, in maniera bipartisan, si è fatta carico di sollecitare il Governo nazionale e le istituzioni competenti ad attivarsi in aiuto di chi aveva subito ingenti danni dal tornado. In quell’occasione chiesi al presidente del Consiglio Matteo Renzi di intraprendere le iniziative necessarie per affrontare la situazione e di sostenere famiglie e imprese danneggiate e di dichiarare lo stato di emergenza.

In quell’estate il Governo, come prima risposta, stanziò 2 milioni di euro per sostenere i primi interventi nei territori colpiti.
In Parlamento, anche grazie al contributo dell’UDC e delle altre forze di maggioranza, in LEGGE DI STABILITA’ è stato previsto UN FONDO DI 1,5 MILIARDI PER GLI EVENTI CALAMITOSI : per la prima volta lo Stato si è dotava di una norma per ristorare i patrimoni privati e le attività economiche e produttive danneggiate da eventi atmosferici eccezionali.

A distanza di un anno, però, nessun aiuto pubblico è arrivato ai cittadini di Dolo, Mira e Pianiga.

In un’interrogazione parlamentare che presenterò oggi a Palazzo Madama chiedo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di dare un segnale concretoprorogando innanzitutto lo stato di emergenza che è scaduto nella giornata di ieri.parlamentare indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’anniversario dell’8 Luglio 2015 e del tornado in Riviera ci impone la necessità non solo e non tanto di ricordare quanto è avvenuto ma di mobilitarci affinché le istituzioni competenti FACCIANO PRESTO.