Roma, 15 lug. (AgCult) – “I dati dell’Ufficio studi di Assindustria Venetocentro sul turismo rendono conto, semmai ce ne fosse bisogno, di un quadro sconfortante. In questo periodo di crisi pandemica, il turismo ha pagato il prezzo più alto. Al Governo, in vista del pacchetto di misure a sostegno del settore, facciamo le nostre proposte: ridurre la pressione fiscale sulle aziende per far ripartire la nostra economia; coprire i costi fissi di hotel e strutture alberghiere (ad esempio eliminare la seconda rata IMU e rafforzare strumenti come il bonus affitti); estendere a tuttol’anno prossimo, il 2022, la decontribuzione per rilanciare le assunzioni; garantire il sostegno alla liquidità puntando sul rafforzamento delle garanzie pubbliche e prevedere un pacchetto di incentivi fiscali per generare investimenti e rimettere in moto il comparto turistico-ricettivo che, lo ricordiamo, vale il13% del PIL nazionale”. Ad affermarlo è il senatore Udc Antonio De Poli che, commentando i dati del Centro Studi di Assindustria Venetocentro e le affermazioni del presidente del gruppo turismo, Riccardo Ruggiero, aggiunge: “Il credito di imposta dell’80% per gli interventi finalizzati alla digitalizzazione, sostenibilità ambientale e riqualificazione ed efficientamento energetico degli hotel – annunciato dal ministro Garavaglia – è un primo passo. Al Governo chiediamo di fare presto perché il tessuto socioeconomico ha bisogno urgentemente di riprendere fiato per ripartire”. “Sono 1,8 miliardi le risorse del PNRR destinate al turismo. E’ indispensabile definire una strategia di rilancio del settore. E’ il momento di compiere un salto di qualità per sostenere in maniera strutturale e organica il comparto”, conclude De Poli.
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