Ucraina, uniti per la pace!

Cari Amici,

questa settimana è iniziato il periodo della Quaresima che ci porterà alla celebrazione della Santa Pasqua.

Sono giornate di grande preoccupazione: sono trascorsi più di 8 giorni dallo scoppio del conflitto in Ucraina. L’Italia continua a seguire con estrema attenzione gli scenari internazionali.

Le immagini che vediamo in televisione sono surreali e ci riempiono di tristezza. Rinnovo, ancora una volta, la mia solidarietà e vicinanza affettuosa al popolo ucraino, vittima di un attacco assolutamente ingiustificato e privo di ogni logica.

Come ha detto il presidente del Consiglio, martedì scorso, in occasione delle comunicazioni del Governo le parole di Alcide De Gasperi – padre Costituente e padre-fondatore dell’Europa –  sono molto attuali: “Anche oggi il cuore del popolo italiano è pronto ad associare la propria opera a quella di altri Paesi, per costruire un mondo più giusto e più umano”. 

Condivido il pensiero di De Gasperi e mi unisco alla preghiera del Papa, “affinché cessi il frastuono delle armi” e “Dio ridoni ai nostri giorni la pace”.

Oggi più che mai, è indispensabile, RESTARE UNITI PER LA PACE.

#preghiamoinsieme #Ucraina

La pace dovrebbe unire tutti, noi italiani ed europei.
Credo che sia importante il fattore dell’unità perché ci rende più forti nel difendere i valori delle nostre democrazie occidentali.

 

Nella crisi in Ucraina bisogna INTENSIFICARE GLI SFORZI DIPLOMATICI IN SINERGIA CON ALLEATI UE E NATO affinché cessino le armi e si ritorni alla pace

Come vi ho detto nella scorsa newsletter, martedì scorso in Senato, il Parlamento ha dato mandato politico pieno al Governo sulla gestione della crisi.

Ecco i punti più salienti della risoluzione approvata:

  • stop alle armi e cessazione immediata delle ostilità
  • sostegno alla ripresa dei negoziati tra Kiev e Mosca
  • impegno dell’Esecutivo ad assicurare sostegno e solidarietà all’Ucraina e alle sue istituzioni con l’obiettivo di proteggere la popolazione
  • provvedere a MISURE DI SOSTEGNO alle IMPRESE per i maggiori oneri derivanti dalle sanzioni
  • in sede Ue l’istituzione di un FONDO EUROPEO compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni

 

Con la crisi in Ucraina, l’Italia e l’Europa si trovano di fronte ad un’altra emergenza

L’imperativo è rispondere uniti come è accaduto con la crisi pandemica, sia per rispondere – prima di tutto – ALL’EMERGENZA UMANITARIA della guerra (in cui donne, bambini, anziani e persone fragili rischiano di pagare un prezzo altissimo da questo conflitto), sia per fronteggiare l’emergenza economica.

SERVE UN RECOVERY DI GUERRA PER RISPONDERE ALL’IMPATTO ECONOMICO che questo conflitto sta avendo e rischia di avere in tutti i Paesi del Vecchio Continente.

Ad aggravare il quadro c’è il caro-energia che influisce negativamente su tutta la filiera produttiva.

Ecco perché è fondamentale mettere in atto meccanismi di compensazione per le imprese italiane, sostegni e aiuti per le aziende pesantemente danneggiate dai rincari delle materie prime.

 

Chiudo questo ampio spazio dedicata all’Ucraina con una frase della senatrice Liliana Segre, a cui mi lega un rapporto di grande stima e affetto.
In giornate come queste ultime, tv e giornali ci riportano qualcosa che non avremmo mai neanche immaginato lontanamente in Europa, di sentire così il rombo di cannone, le case distrutte, le persone che piangono e muoiono….”

Condivido il suo pensiero e credo che tutti dovremmo farne tesoro.

 

Concludo la newsletter con una proposta che ho lanciato, qualche giorno fa, sul MONDO DELLE PALESTRE E DEI CENTRI FITNESS di tutta Italia. Ho ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte di operatori che vivono una difficoltà importante. Parliamo di strutture che, a causa del Covid – anche quando in teoria potevano rimanere aperte – hanno registrato, a causa delle restrizioni, un crollo degli accessi da parte dei clienti.

Ritengo che bisogni superare la logica dei sostegni una tantum (che hanno un beneficio solo nel breve termine). Ho chiesto al Governo di mettere in campo misure strutturali che hanno un’efficacia nel tempo.

Ho lanciato una proposta concreta: introdurre detrazioni fiscali per chi si abbona alle palestre e aiuti strutturali al comparto fitness dal PNRR.

Investire sullo sport vuol dire investire sul futuro e sul benessere delle persone!

LEGGI LA MIA INTERROGAZIONE AL GOVERNO

 

 

 

 

 

 

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Vi ringrazio per l’attenzione,

Buon fine settimana,

Antonio